martedì 24 marzo 2009

Legge 40. Cassazione: detenuti con malattie virali hanno diritto a procreazione assistita anche se fertili

I detenuti possono avere figli in provetta anche se non hanno problemi di sterilita'. E' sufficiente una malattia virale che potrebbe mettere in pericolo la vita del feto o della madre per ottenere il "via libera" dal tribunale di sorveglianza. La Cassazione ha cosi' ampliato i diritti alla paternita' dei detenuti, interpretando in modo piu' elastico la legge 40 del 2004 che riconosce, "in caso di sterilita' o di infertilita'", il diritto del detenuto alla procreazione assistita. In particolare, i giudici della prima sezione, con la sentenza 11259, hanno accolto il ricorso di un detenuto affetto da epatite cronica da virus HCV al quale il tribunale di sorveglianza di Roma aveva negato il permesso di "accedere" al programma di procreazione assistita in quanto il suo caso non rientrava tra quelli di "sterilita' o infertilita'". In sostanza, secondo i giudici di sorveglianza, l'epatite cronica da HCV non causa sterilita' e dunque non era possibile "attivare" la procedura per un "figlio in provetta". Ma i giudici della Suprema Corte non hanno condiviso queste conclusioni e hanno invece sottolineato che se e' vero che "la legge parla di sterilita' o infertilita'" e' anche vero pero' che "non indica le specifiche patologie che producano sterilita' o infertilita' in modo dettagliato e nominativo". In sostanza, se la patologie virale di fatto mette in pericolo il feto e dunque impedisce, in concreto, il concepimento, si devono applicare, a parere della Cassazione, le stesse regole che valgono per la sterilita'. La sentenza costituisce un ulteriore ampliamento del "diritto alla filiazione" dei detenuti, dopo le pronunce che negli anni scorsi hanno permesso la fecondazione assistita anche a chi e' sottoposto al regime del "carcere duro" (in questi casi infatti sono vietati i cosiddetti "incontri familiari" ammessi invece per i detenuti "ordinari"). In considerazione dell'altro numero di detenuti affetti da patologie virali potenzialmente rischiose per la salute del feto, c'e' da aspettarsi una "impennata" nelle richieste di fecondazione assistita.

Aduc - 14 Marzo 2009

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