martedì 29 settembre 2009

La riproduzione assistita nel Lazio

Roma, 23 ottobre 2009
Hotel Vittorio Veneto, Corso d' Italia (ex Hotel Jolly) ore 8,30-16,00

LA RIPRODUZIONE ASSISTITA NEL LAZIO Centri pubblici tra scienza, efficienza e normative.

L'incontro promosso dal centro pubblico dell'ospedale S. Anna , Asl RMA. Via Garigliano, 55 tel 06 77302625 (A.Colicchia; M.R. Rampini, A.Alfano; C.Verlengia; I. Pergolini) si concluderà alle ore 16 con una tavola rotonda dal titolo: Coordinamento organizzativo-scientifico tra centri e istituzioni regionali. Legge quadro regionale (A.Colicchia)
Coordina Margherità De Bac
Intervengono tra gli altri: Monica Soldano, presidente Madre Provetta onlus e presidente FIAPI, A.Colicchia, V.Catania, D.Caserta; C.Aragona, B.cozza, R. Rago, A. Tornitore.
CONCLUSIONI: Esterino MONTINO, Vice Pres. Regione Lazio
SEGRETERIA SCIENTIFICA tel 06 7730625 Via Garigliano, 55 tel 06 77302625 (A.Colicchia; M.R. Rampini, A.Alfano; C.Verlengia; I. Pergolini)
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA e PROVIDER ECM P.R e Communication Srl tel 0774 921040 info@precommunication.com MERCK SERONO

mercoledì 23 settembre 2009

Fecondazione assistita, nato bambino sano da genitori portatori di talassemia

Per la prima volta al mondo un bambino e' nato sano da genitori portatori di una delle piu' comuni malattie genetiche, la talassemia o anemia mediterranea: non ha ereditato la malattia grazie alla tecnica della diagnosi pre-concepimento, basata sulla selezione dell'ovocita.
Il risultato, in via di pubblicazione su una rivista scientifica, e' stato ottenuto in Italia dal gruppo di Ermanno Greco, direttore del Centro di Medicina della Riproduzione dello European Hospital di Roma. La tecnica e' stata messa a punto dal biologo Francesco Fiorentino, del laboratorio Genoma di Roma, e finora e' stata utilizzata con successo contro il rischio di ereditare una grave malattia neurologica chiamata sindrome di Charcot-Marie-Tooth e contro la sindrome dell'X fragile, una delle maggiori cause di ritardo mentale.
Il bambino, ha detto Greco, 'e' nato con parto naturale da pochi giorni, pesa piu' di tre chili ed e' un maschietto'. I suoi genitori vivono nel Lazio. 'Grazie a questa tecnica - ha detto ancora Greco - abbiamo potuto trasferire nella madre del bambino due embrioni sani, che hanno dato luogo ad una gravidanza singola'.
Si calcola che soltanto in Italia i portatori dell'anemia mediterranea sono almeno tre milioni, con circa 7.000 malati e un costo per la terapia di ognuno calcolato in circa 1.500 euro al mese. Le regioni piu' colpite sono Sardegna, Sicilia, Delta del Po, Calabria e Puglia.

Aduc - 23 settembre 2009

giovedì 10 settembre 2009

Ponzano Veneto, 24-26 settembre 2009: convegno dal titolo "Processo alla P.M.A., l'Appello"



Dal 24 al 26 settembre 2009 presso Relais Monaco Hotel & Country Club a Ponzano Veneto (TV) si terrà un convegno inteso a verificare come è cambiata la situazione dopo cinque anni di applicazione della legge 40.

mercoledì 9 settembre 2009

SPAGNA - Procreazione assistita, nuova tecnica per sviluppo ovulo in utero

Un gruppo di ricercatori dell'Universita' di Losanna ha messo a punto una tecnica di riproduzione assistita grazie alla quale l'ovulo fecondato 'in vitro' si sviluppa direttamente dentro l'utero della madre (e non piu' in laboratorio). E secondo El Pais, in Europa sono gia' nati due bebe' con questa tecnica.
Attualmente sono tra l'1 e il 4 per cento i bimbi che nascono con tecniche di riproduzione 'in vitro'; ma con le tecniche abituali, l'ovulo fecondato dagli spermatozoi trascorre circa tre giorni in laboratorio: gli embrioni cioe' si sviluppano in colture con sostanze che tentano di emulare quelle che si trovano nell'utero materno, vengono collocati in incubatrici che tentano di imitare la temperatura e la luce dell'utero materno; e solo alla fine gli embrioni migliori vengono selezionati e impiantati nell'utero materno. Ma nonostante gli sforzi per riprodurre in laboratorio le condizioni biologiche della gravidanza, il grembo materno continua ad essere un ambiente unico. Ora un gruppo di ricercatori ha messo a punto un metodo per cui l'ovulo fecondato in vitro non passi piu' attraverso questo processo di laboratorio e lo sviluppo embrionale avvenga direttamente, dal primo momento, dentro l'utero della madre. La fecondazione avviene cioe' sempre in vitro, ma la divisione cellulare si realizza dentro l'utero.
Secondo Carlos Simon, direttore scientifico dell'Instituto Valenciano de Infertilidad, che partecipa al progetto, direttore del Banco de Celulas Madre del Centro Principe Felipe de Valencia, i risultati ottenuti sono buoni, anche se il metodo e' ancora in fase sperimentale.
La chiave di volta della nuova tecnica e' in una capsula di silicone di appena 0,4 millimetri di diametro e un centimetro di lunghezza, che viene introdotta nell'utero. Al suo interno si trovano tra i 3 e gli 8 ovuli appena fecondati. Alle sue pareti sono impiantate aghi minuscoli che consentono ai fluidi dell'endometrio di alimentare gli ovuli in modo che avvenga la divisione cellulare e si formi l'embrione. Dopo tre-cinque giorni, il dispositivo viene estratto, si seleziona l'embrione che si e' sviluppato meglio e questo poi viene trasferito definitivamente nell'utero. Il dispositivo e' stato messo a punto da ricercatori dell'Universita' Politecnica di Losanna, in Svizzera. Ai test partecipano anche strutture sanitarie in Gran Bretagna, Belgio, Germania, Svizzera e Spagna. Nello studio pilota, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Human Reproduction, i ricercatori hanno garantito la sicurezza della tecnica per quanto riguarda la salute della madre e non hanno individuato anomalie genetiche nell'embrione.

Aduc - 8 settembre 2009

mercoledì 2 settembre 2009

G.BRETAGNA - Procreazione assistita, nato bimbo concepito dopo nuova tecnica di selezione preimpianto

Dopo ben 13 fallimenti, finalmente una coppia di coniugi inglesi ha dato alla luce un bebe' sano concepito grazie a una nuova tecnica di selezione dell'embrione che potrebbe permettere di migliorare il successo della fecondazione in vitro per quelle coppie che vano incontro a numerosi fallimenti.
Secondo quanto si legge su BBC online, la tecnica, chiamata 'Array Comparative Genomic Hybridisation', e' stata messa a punto da esperti di un centro per la cura della sterilita' di Nottingham diretti da Simon Fishel.
La nascita del bimbo, Oliver, e' stata permessa attraverso un metodo che ha consentito di scegliere, tra otto ovociti fecondati, quello con meno anomalie cromosomiche.
Si stima che due fallimenti su tre nella procreazione in vitro dipendano proprio da anomalie cromosomiche dell'ovocita e del neoformato embrione. Potendo 'scartare' questi embrioni si potrebbe incrementare molto il tasso di successo della FIV.
Gli esperti inglesi hanno bypassato il problema delle anomalie cromosomiche con un metodo che consiste nell'analizzare il cosiddetto 'corpo polare', ovvero quella parte del Dna che l'ovocita espelle quando e' pronto per essere fecondato.
Anomalie del corpo polare indicano anomalie cromosomiche anche dell'ovocita da cui quel corpo polare e' stato espulso. La tecnica messa a punto dai ricercatori britannici consente di fare questo esame in sole 24 ore e quindi di scegliere l'ovocita migliore e impiantare un embrione con maggiori probabilita' di successo.

Aduc - 2 settembre 2009