giovedì 12 agosto 2010

SVIZZERA - Fecondazione, e' in estate che parte la voglia di diventare genitori

La voglia di diventare genitori non va in vacanza. Anzi, i mesi estivi sono quelli durante i quali le coppie con problemi di infertilita' iniziano a pianificare una gravidanza. Tanto che piu' di una coppia su quattro si rivolge ai centri di procreazione medicalmente assistita proprio tra giugno e luglio. Secondo i dati di ProCrea, centro internazionale di medicina della riproduzione con sede a Lugano (Svizzera), sempre piu' coppie avviano il loro percorso proprio nei mesi estivi.
"I primi contatti dai quali scaturisce il primo colloquio avvengono sempre piu' spesso in estate - spiega Luca Jelmoni, direttore di ProCrea - un periodo nel quale le coppie solitamente si sentono piu' tranquille e hanno anche maggiore disponibilita' di tempo". E l'effetto si vede non solo nel numero di colloqui fatti subito dopo le vacanze, oltre il 20% a settembre o ottobre, ma anche nei periodi in cui vengono fatti i trattamenti.
"Piu' della meta' sono concentrati nel periodo autunnale e in quello primaverile - prosegue Jelmoni - segno che i primi contatti e i primi colloqui sono stati fatti in estate, oppure in inverno, prevalentemente nel periodo natalizio".
Con i ritmi di lavoro che tendono a rallentare, ma anche grazie a una predisposizione mentale che facilita la riflessione e la programmazione del futuro, i temi della maternita' e della paternita' sono affrontati anche con maggiore serenita'.
"Non sempre, infatti, e' spontanea una riflessione sulla propria salute riproduttiva - prosegue il direttore di ProCrea - Sono temi problematici e delicati che talvolta ingenerano sfiducia e sconforto, incapacita' di guardare serenamente al proprio futuro e ai propri desideri. E quindi incapacita' per una coppia infertile, ovvero che non ha trovato una gravidanza dopo due anni di rapporti non protetti, di cercare una soluzione".
"Noi - evidenzia l'esperto - puntiamo a programmare il primo colloquio gia' a distanza di pochi giorni dal primo contatto, mettendo a disposizione delle coppie anche la giornata del sabato".
I dati testimoniano la tendenza di iniziare a 'cercare' un bebe' d'estate o durante le vacanze dal lavoro: nei soli mesi di giugno, luglio e dicembre del 2009 si e' concentrato circa il 35% di tutti i primi contatti fatti al centro ProCrea di Lugano.
Piu' di tre coppie su dieci hanno quindi deciso di intraprendere il cammino della procreazione assistita nei periodi di ferie. Questa tendenza, che e' andata rafforzandosi negli ultimi anni, afferma l'estate non solo come periodo prediletto per le vacanze, ma anche come momento privilegiato per fare delle scelte di vita. "E dopo il periodo di relax delle ferie, le coppie hanno anche maggior forza e serenita' nell'intraprendere la strada della fecondazione assistita", conclude Jelmoni.


Aduc - 12 agosto 2010

lunedì 2 agosto 2010

Fecondazione assistita contestata. Le mamme si organizzano sul web

Corriere del Veneto - 2 agosto 2010

Il sito per chi si oppone alla riscossione chiesta dall’Azienda ospedaliera

PADOVA - Una class-action, o qualcosa che le assomiglia molto. Tutto, ovviamente, on line sul sito www.sosinformazioni.it. L’idea nasce dopo l’annuncio fatto dai vertici dell’Azienda Ospedaliera di Padova di una richiesta di pagamento indirizzata a 900 pazienti. Chiamate a saldare il conto per le fecondazioni assistite effettuate tra il 2003 e il 2010. Ad avere l’idea di portare il caso su internet dedicandogli un sito, è stata una delle pazienti a cui era indirizzata la lettera dell’ospedale e che, come le altre protagoniste di questa vicenda, non ha nessuna intenzione di aprire il portafoglio e sborsare un solo euro, affidandosi se necessario al legale Luigi Siciliano.

La pagina web, come primo obiettivo, ha quello di voler fare chiarezza sulla vicenda ormai nota come «caso Padova»: con l’Azienda Ospedaliera che si trova in rosso di un milione di euro per i mancati pagamenti e per sanare il debito punta alla riscossione delle tariffe delle prestazioni di Fivet ed Icsi (due tecniche di procreazione medicalmente assistita dal costo rispettivo di 400 e 700 euro ciascuna) effettuate a partire dal 2003. Ma non si tratta solo un sito informativo. Perché all’indirizzo www.sosinformazioni.it si possono trovare anche consulenze. L’avvocato Siciliano, per nome e per conto di alcune pazienti, ha anche inviato alla Direzione Sanitaria di Padova e alla Regione Veneto una richiesta di chiarimento sulla fondatezza delle notizie di risarcimento avanzata dalla Struttura Ospedaliera e se così fosse — annuncia il sito — si darebbe il via ad una serie di azioni legali «per respingere tali richieste, a tutela delle pazienti stesse». All’indirizzo, oltre all’analisi esaustiva del caso Padova, le pazienti potranno avere la possibilità di entrare in contatto con il ginecologo Renzo Poli, che risponderà a quanti volessero intraprendere il percorso della fecondazione assistita con un supporto medico e psicologico.

Nicola Munaro