martedì 10 marzo 2009

Fecondazione assistita: arriva il «bollino blu» per i centri migliori

Corriere della Sera - 09 marzo 2009

E’ una delle iniziative preannunciate dopo la lettura preliminare del terzo rapporto sulla legge 40

ROMA – Verrà rivisto il sistema di raccolta dei dati sulla fecondazione artificiale. Si troverà un meccanismo per risalire ai centri e identificare quelli che lavorano male e segnalarli pubblicamente in modo che le coppie possano orientarsi verso le strutture migliori. E’ una delle iniziative che si preannunciano dopo la lettura preliminare del terzo rapporto sulla legge 40 nel 2004, quella che per la prima volta ha stabilito regole molto rigorose per riordinare l’Italia della provetta.

BOLLINO BLU - I centri con le più alte percentuali di successo verranno identificati, questa una delle ipotesi, con un bollino blu. I tecnici del sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, stanno preparando la relazione da presentare al Parlamento entro giugno, sulla base di questi dati che finalmente riflettono un’immagine veritiera del Paese. Al registro coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità sono arrivate informazioni dettagliate dai 342 centri oggi esistenti. Ma è probabile che verranno introdotti sistemi di rilevamento ancora più incisivi, anche avvalendosi di una direttiva europea, già recepita dall’Italia, che prevede il criterio della .

IL RAPPORTO 2007 - Il terzo rapporto riguarda la situazione del 2007. Rispetto al 2005 sono dunque aumentate gravidanze, numero di bambini nati, numero di trattamenti e coppie che si sono rivolte ai nostri centri. Mentre è diminuita la percentuale di complicanze, segno che la stimolazione ovarica della donna viene effettuata con maggior accortezza. In generale si nota lo sforzo di alcune strutture a perfezionare tecniche che permettano di ovviare ai limiti imposti dalla legge, come il divieto di fecondare più di tre ovociti per volta e l’obbligo di impiantare tutti gli embrioni, che non possono essere congelati se non nel caso di rifiuto della donna all’impianto. Molto incremento ha avuto la tecnica del congelamento degli ovociti, che non ha controindicazioni etiche. Per quanto riguarda le metodiche, la Icsi (microiniezione dell’ovocita per guidare l’introduzione dello spermatozoo) viene utilizzata nel 78% dei casi, contro il 22% della Fivet (fecondazione in vitro senza microiniezione).

TROPPI TRIGEMELLARI - Ancora troppo la alto il numero dei parti trigemini anche se le percentuali sono rimaste invariate rispetto al 2005 e al 2006. Soprattutto si notano profonde differenze tra i risultati dei centri che lavorano bene e quelli meno attenti. Ancora troppe cliniche di 2 e terzo livello (quelle cioè che intervengono con Fivet e Icsi e non si limitano alla semplice inseminazione) non possiedono il congelatore per gameti e embrioni che costituisce una garanzia sul piano della qualità della prestazione.

Margherita De Bac

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