venerdì 3 aprile 2009

Usa, in crisi anche le banche del seme. E arrivano i campioni «scontati»

Corriere della Sera - 26 marzo 2009

Prezzi abbassati fino a 200 dollari per «le coppie che vorrebbero un figlio, ma non possono permetterselo»

MILANO - Che le banche americane siano in crisi è omai (purtroppo) noto. Ma ad attraversare tempi di grave flessione, negli Stati Uniti, sono anche altri tipi di istituti: le banche del seme. Tanto che persino una delle più antiche tra di esse – Xytex international - è costretta a correre ai ripari, inventando "stimoli" ad hoc. L’idea dei dirigenti di Xytex è quella di offrire consistenti sconti – fino a 200 dollari per campione di seme – per venire incontro a tutte le coppie che «vorrebbero avere un bambino, ma in tempi di crisi non potrebbero permetterselo», come ha spiegato alla France Presse la portavoce Danielle Moores.
DONATORI SCELTI - «Stiamo tutti sentendo gli effetti dell'economia - aggiunge Moores - e ogni dollaro conta. Specialmente per le famiglie in cerca di opportunità riproduttive». I campioni «scontati» provengono da quelli che Xytex definisce «Donatori scelti» – quelli che riescono a donare «più volte la settimana, o il cui sperma ha ottimi parametri: di questi donatori abbiamo un grande inventario». Un campione «scontato» costa tra i 250 e i 350 dollari – ovvero tra 135 e 235 dollari in meno rispetto al prezzo «standard». E gli sconti sono applicati anche ai campioni destinati alle donne che si stanno sottoponendo a fecondazione in vitro, o a iniezione intracitoplasmatica. Ovviamente, spiegano alla Xytex, questa politica di «stimolo economico» non comporta alcun abbassamento degli standard richiesti: «I controlli di tipo medico, psicologico e genetico sui donatori restano rigorosissimi», spiega Moores. Sottolineando che il tempo della deregulation selvaggia è esistito, purtroppo, in tutt’altro genere di banche.

Davide Casati

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