lunedì 20 aprile 2009

Procreazione assistita - C'è troppa confusione

Salute di Repubblica - 16 aprile 2009

DA oggi i Centri di Procreazione Medicalmente Assistita italiani, pur nella soddisfazione di vedere considerata anticostituzionale una legge punitiva per le donne infertili, devono affrontare una riorganizzazione del lavoro in cui non possono essere lasciati soli. Fra venti giorni circa la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge 40 diventerà esecutiva. Noi per ora consigliamo ai pazienti di rimandare i trattamenti a quella data, ma le dichiarazioni del sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella che ho letto gettano molta confusione in un momento in cui invece ci sarebbe bisogno di grande chiarezza. Infatti non sono volte né ad un pragmatismo organizzativo né al rispetto della salute della donna. Roccella sostiene che farà le linee guida, per stilare le quali "sarà necessario un po' di tempo". Quanto? E nel frattempo cosa dovranno fare i Centri?
Come presidente dell'Osservatorio sul Turismo Procreativo faccio notare che, soprattutto in un momento di crisi economica, la possibilità che questa sentenza ci dà di fermare i viaggi all'estero di tante coppie, che noi da tempo monitoriamo e denunciamo, è fondamentale. Come responsabile di diversi centri in Italia ricordo alla sig.ra Roccella che, a causa della legge 40, proprio i centri che conseguivano i migliori risultati prima di questa sentenza ottenevano molte gravidanze multiple. La Corte Costituzionale ha voluto mettere fine a tutto ciò.

Andrea Borini (presidente Osservatorio Turismo Procreativo)

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