giovedì 9 aprile 2009

Legge 40 dopo la Corte costituzionale. Gli esperti si interrogano

Abolizione dell'obbligo di impiantare solo tre embrioni, apertura alla loro crioconservazione e via libera alla diagnosi pre-impianto.
Sono queste in sintesi le modifiche alla legge 40 sulla procreazione assistita, secondo alcuni esperti riuniti ieri a Milano in un incontro sul tema.
Tra uno o due mesi la Corte Costituzionale pubblichera' la sua decisione in merito alle modifiche dell'articolo 14 della legge, nei punti in cui e' stato giudicato incostituzionale.
'Se non c'e' piu' limite al numero di embrioni ottenibili, e nemmeno al numero da impiantare - spiega l'avvocato Ileana Alesso - nel momento in cui si crea un numero elevato di embrioni, e la donna e il medico decidano insieme di impiantarne meno, gli altri conseguentemente dovranno essere crioconservati.
Il comma 1 dell'articolo, che vieta la crioconservazione tranne in casi eccezionali, rimane di principio, ma non opera nei confronti di quelle donne che abbiano bisogno di un numero di embrioni superiore a tre'.
'Ora, tra i profili di incostituzionalita' ancora da superare nella legge 40 - dice Marilisa D'Amico, ordinario di diritto costituzionale - rimane ad esempio il divieto generale di fecondazione eterologa', quella cioe' in cui a donare l'ovulo o il seme e' una persona estranea alla coppia che vuole avere un figlio, 'perche' ci sono situazioni tra loro simili che al momento, per effetto della legge, sono trattate in modo diverso'.

Le modifiche della legge 40 sulla procreazione assistita (Pma) 'creeranno molta confusione tra i medici, che sono preoccupati e spaventati'. Lo ha detto Carlo Flamigni, ginecologo e membro del Comitato nazionale di bioetica.
Il nuovo articolo 14, secondo gli esperti (la decisione della Corte sara' depositata solo tra 1-2 mesi), prevede in particolare che 'non si deve creare un numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario'. Quale sia il limite, quindi, e' lasciato alla scelta del medico e della donna, e da qui la possibile confusione.'
Ma i medici devono ricordare che viene loro in aiuto la scienza - ha detto Flamigni - molti dati dei laboratori indicano ad esempio il numero massimo di ovociti che conviene ottenere in una Pma'. Ad esempio, a seconda dell'eta' della donna e delle sue condizioni, una stimolazione normale delle ovaie puo' arrivare a far ricavare anche 14-16 ovociti. Infine, ai medici spaventati per gli eventuali limiti imposti dalle prossime linee guida, previste dal sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, Flamigni si augura 'che i medici leggano piu' quello che dicono gli esperti di diritto costituzionale, e meno quello che dicono i sottosegretari'.

Aduc - 9 aprile 2009

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