Le tecniche di fecondazione artificiale e le manipolazioni ad esse collegate sono state scagionate dall'accusa di provocare nascite di bambini colpiti da alcune malattie rare. E' quanto emerge dai dati presentati ieri dal genetista Giuseppe Novelli, dell'universita' di Roma Tor Vergata, nel convegno congiunto tra la Societa' italiana di fisiopatologia della riproduzione (Sifr) e la Societa' italiana di andrologia e medicina in corso ad Abano Terme (Padova). 'Una delle grandi paure legate alla fecondazione in vitro riguarda la maggiore incidenza nei bambini delle malattie di imprinting', malattie rare che si riteneva venissero provocate dalla manipolazione dei gameti in provetta . 'In realta' si e' ormai certi che e' un bluff': la percentuale di queste nascite nei figli della provetta e' assolutamente comparabile a quella dei bambini concepiti naturalmente. Un legame, invece, c'e' con l'infertilita' della coppia, soprattutto da parte maschile. Sembra, insomma, che negli uomini infertili la presenza di pochi spermatozoi e 'poco buoni' sia legata al rischio di malattie da imprinting.
Aduc - 28 febbraio 2009
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