Repubblica — 03 febbraio 2009 pagina 8 sezione: NAPOLI
LA STERILITA' aumenta. Il problema, che non è solo biologico, riguarda sia gli uomini che le donne. E così, una consistente fetta di coppie, in Campania come in tutta Italia, si rivolge alla fecondazione assistita. A livello nazionale, secondo gli ultimi dati, la percentuale di sterilità è attribuibile per il 40 per cento all' uomo e per il 40 per cento alla donna. Per il rimanente 20 per cento non c' è una causa definita. Ma cosa significa, in termini di coinvolgimento psicologico (ma anche etico, giuridico, antropologico e filosofico), addentrarsi nella spirale della "speranza genitoriale"? «Nella nostra regione», premette Claudio Zullo, presidente dell'Ordine regionale degli psicologi intervenendo al convegno sulla "Procreazione tra fantasma e desiderio" che si è conclusa sabato al Maschio Angioino, «ci sono circa 10 centri pubblici per lo studio e la cura delle problematiche connesse alla riproduzione ma, come nel resto d'Italia, è ancora assente una legge che istituisca la figura dello psicologo per questo settore. Eppure, l'intervento psicologico, continua Zullo, può delineare un percorso che garantisca tempo e spazio di ascolto per "umanizzare" la tecnica e dare senso alle difficoltà». Per Paola Russo, psicoanalista responsabile delle sezione napoletana dell'Associazione italiana di psicologia analitica, l'incremento del numero di coppie che si rivolge alla procreazione assistita va messa in relazione al fatto che oggi ci si sposa più tardi di una volta: «è ovvio che in età più matura diminuiscono le potenzialità di mettere al mondo un figlio». Sorprende invece un dato nazionale in controtendenza con quello campano: rispetto agli anni '70, i matrimoni sono diminuiti in Italia ma non nella nostra regione dove, in sintonia con la media nazionale, si è registrato comunque l'incremento della sterilità. «Quella maschile», ipotizza la Russo, «potrebbe essere solo il risultato di una maggiore attenzione al problema: adesso gli uomini si sottopongono con maggiore disinvoltura alle analisi per la sterilità perché ormai il concetto dell'impotenza "generandi" da assimilare all'impotenza "coeundi", è scomparso. Quindi, si registrano più casi di sterilità perché più uomini si sottopongono ai test».
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