venerdì 29 maggio 2009

Legge 40. Sacconi e Roccella annunciano nuove linee guida. Antinori: saranno scritte da non-esperti

Il Governo vigilerà sul funzionamento dei centri per la procreazione medicalmente assistita (pma). Lo rendono noto il ministro al Welfare Maurizio Sacconi e la sottosegretaria Eugenia Roccella, nel corso di una conferenza stampa per la presentazione delle procedure che porteranno, da qui alla fine dell'anno, alla stesura delle nuove linee guida sulla legge 40."Non vogliamo essere vessatori con i centri per la pma, ma vogliamo assicurare l'assoluta trasparenza, in modo che possano emergere le buone pratiche e premiare i centri migliori", ha spiegato Roccella durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi.La sottosegretario, che ha menzionato anche l'ipotesi di assegnazione di "bollini" ai vari centri, ha fatto l'esempio del congelamento degli embrioni in vista dell'impianto: "Se un centro fa molta crioconservazione, vuol dire che non si è seguito il criterio del congelamento di un numero strettamente necessario di embrioni e vi è, dunque, un problema relativo alla salute della donna".Le nuove linee guida terranno conto di due elementi non presenti in quelle approvate dal Governo Prodi (Livia Turco ministro della Salute). In primo luogo, il documento applicativo della legge 40 terrà conto di una recente sentenza della Corte costituzionale che ne ha modificato alcuni punti "senza - precisa Sacconi - modificarne l'impianto". La Consulta, tra l'altro, ha depennato il limite di tre embrioni crioconservabili, affidando al medico, volta per volta, la decisione in materia. Roccella ha ammesso che, a questo punto, la situazione sarà differenziata ma si è detta fiduciosa che non si verificherà un boom di ricorsi a questa pratica. Le linee guida, in secondo luogo, recepiranno il decreto 191 del 2007 che, recependo una direttiva Ue, prevedeva la qualità, la sicurezza e la tracciabilità delle cosiddette 'biobanche', alle quali - ora - verranno assimilati i centri di pma. Proprio l'applicazione di questo decreto avrà, tra gli effetti pratici, quello dell'invio di "ispezioni" governative a questi centri per il rilevamento del loro funzionamento.Al fine di preparare le linee guida recependo questi due elementi il Governo ha disposto la costituzione di due nuove strutture, un 'Osservatorio sull'applicazione del decreto legislativo n.191/2007 alla procreazione medicalmente assistita' e una 'Commissione di studio sulle problematiche relative agli embrioni conservati nei centri di procreazione medicalmente assistita'. Prima della loro pubblicazione, le linee guida governative dovranno ricevere l'approvazione del Consiglio superiore di sanità.

ANTINORI, IN COMMISSIONE MINISTERO 'NON ESPERTI' - "Nella Commissione di studio sui problemi legati alla crioconservazione degli embrioni istituita dal sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, sono stati chiamati esperti 'non-esperti'". A sottolinearlo e' Severino Antinori, ginecologo e presidente della World Association of Reproductive Medicine (Warm), principale ricorrente contro la legge 40 sulla fecondazione assistita di fronte alla Corte costituzionale, che il mese scorso ha definito la normativa parzialmente illegittima.Antinori lamenta di non essere stato interpellato nonostante sia "l'inventore della tecnica innovativa della vitrificazione degli embrioni, che assicura loro il 99% di sopravvivenza"."Se la maggiore preoccupazione della Roccella e' la crioconservazione - dice Antinori all'Adnkronos Salute - non si capisce come mai non mi abbia chiamato per avere l'apporto di questa nuova tecnica. Il congelamento infatti comporta un 40% di morte degli embrioni, al contrario della vitrificazione che azzera quasi questa eventualita'. Evidentemente nelle nuove linee guida, ancora una volta, non si ascoltera' la voce della scienza. Il sottosegretario mostra nuovamente la sua inadeguatezza al ruolo - conclude Antinori - e per questo torno a chiedere ancora una volta al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di sollevarla dalla sua carica".

Aduc - 28 maggio 2009

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