sabato 23 maggio 2009

Legge 40. A poche settimane dalla sentenza della Consulta gia' diminuiti i viaggi all'estero

Trattamenti sempre piu' mirati, personalizzati, non invasivi, per garantire un'alta percentuale di successi (attualmente tra 20 e 40%) e al contempo una bassa percentuale di gravidanze multiple, trasferendo il numero opportuno di ormoni per la situazione, attentamente valutata dal medico, per ogni donna. Dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato parzialmente illegittimo il testo della 'Legge 40' del 2004 sulla procreazione assistita, e' questa una delle tendenze emerse dal Convegno promosso dal Centro di Ginecologia e di Medicina della Riproduzione - GynePro 'Aggiornamenti in tema di Procreazione Medicalmente Assistita e Diagnosi Prenatale', che si sta svolgendo a Bologna. Gli esperti che hanno partecipato alla tavola sugli effetti della recente sentenza della Corte Costituzionale in merito alla Legge 40 del 2004 che norma la procreazione assistita, ritengono che le coppie potranno evitare piu' facilmente la 'migrazione' all'estero (attualmente sono 10.000) e rivolgersi con maggiore serenita' ai centri italiani, poiche' la sentenza, pubblicata l' 8 maggio, di fatto annulla il limite degli ovociti fertilizzabili e amplia le possibilita' di crioconservazione degli embrioni, anche se - e' stato rilevato - permangono dubbi e incertezze sulla reale applicabilita' della diagnosi di preimpianto. Il ruolo del medico viene comunque rafforzato e al centro dell'attenzione viene posta la salute psicofisica della donna.

Aduc - 23 maggio 2009

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