sabato 2 maggio 2009

Legge 40 e confusione

Salute di Repubblica - 30 aprile 2009

Dal sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, riceviamo questa replica alle affermazioni del responsabile del centro Tecnobios Procreazione.

Il Dr. Borini, responsabile scientifico del centro Tecnobios Procreazione, ha sostenuto in una lettera a Repubblica Salute dello scorso 19 aprile che le mie dichiarazioni sulla sentenza della Corte Costituzionale in merito alla legge 40 "hanno creato confusione" e che i centri di Pma "non possono essere lasciati soli". L'eventuale confusione, in realtà, nasce casomai da un'interpretazione prematura e forzata della sentenza della Corte da parte di alcuni. La sentenza, infatti, ha rispettato e confermato l'impianto della legge, limitandosi a riaffermare il sacrosanto principio della salute della donna e ad affidare una più ampia discrezionalità e responsabilità al medico. Nessun cambiamento radicale, dunque.Il ministero ha immediatamente annunciato nuove linee guida, fornendo la "risposta pragmatica" che il dr. Borini chiede. Anzi, avremmo già dovuto emanare nuove linee guida per adeguare l'Italia alle nuove direttive europee in tema di sicurezza, qualità e tracciabilità di cellule e tessuti (decreto 191/2007), ma abbiamo ritenuto più corretto aspettare il pronunciamento della Consulta per poter tenere conto anche delle modifiche al testo di legge eventualmente introdotte.Quanto al rapporto con i centri di Pma, è già in calendario per il 7 maggio prossimo - e il dr. Borini dovrebbe saperlo - un primo incontro con i rappresentanti dei centri per un confronto sugli eventuali problemi posti dal dopo sentenza. Aggiungo anche che è intenzione del ministero creare in tempi brevi un osservatorio permanente sulla Procreazione Medicalmente Assistita e che per favorire un immediato dialogo con i singoli centri, appena saranno note le motivazioni della sentenza e pubblicate in gazzetta le variazioni al testo della legge 40, sarà attivo presso il ministero un indirizzo di posta elettronica (osservatoriopma@sanita.it ) per segnalare le eventuali criticità riscontrate dai singoli centri nell'applicazione delle norme sulla PMA.

Eugenia Roccella, sottosegretario alla Salute

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