mercoledì 14 gennaio 2009

Il nascituro sarebbe destinato a morte per tumore

Repubblica — 13 gennaio 2009 pagina 7 sezione: TORINO

La traslocazione robertsoniana è un tipo di anomalia cromosomica. I portatori di questo difetto del Dna hanno un' alta probabilità di generare figli affetti da disturbi genetici. Ad esempio, gli individui affetti da traslocazione robertsoniana nel cromosoma 21 hanno un' alta probabilità di generare figli affetti dalla sindrome di Down. Altri disturbi associati alle traslocazioni sono il cancro e l' infertilità sia maschile che femminile. La legge 40, approvata nel 2004, sulla procreazione assistita, vieta sia la sperimentazione sugli embrioni sia la clonazione umana. E consente la ricerca clinica sull' embrione solo se finalizzata alla tutela della sua salute e del suo sviluppo. Tuttavia ogni indagine relativa allo stato di salute degli embrioni creati in vitro può essere solamente di tipo osservazionale: il medico studia solo l' aspetto dell' embrione e può scoprire il 6 per cento delle patologie. Qualora dall' indagine vengano evidenziate gravi anomalie irreversibili dello sviluppo di un embrione, il medico responsabile della struttura informa la coppia. Secondo la legge è possibile produrre il numero di embrioni necessario a un unico e contemporaneo impianto, e comunque non più di tre. Una sentenza del tribunale di Firenze e una del Tar del Lazio hanno «eliminato» l' espresso divieto di diagnosi, e le linee guida del ministero non forniscono informazioni precise sulla legalità della diagnosi preimpianto, pertanto i centri di fecondazione assistita non si sentono sicuri di poterla eseguire.


SARAH MARTINENGHI

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