Repubblica — 10 gennaio 2009 pagina 16 sezione: CRONACA
ROMA - «Vietare per credere: è uno dei principi fondamentali che usa spesso la chiesa cattolica. La mia sensazione è che L' Osservatore Romano abbia usato dati grossolani perché la propria religione trionfi sempre, per ricacciare satana all' inferno. La realtà è molto più complessa di quella che viene prospettata dall' organo vaticano». è il commento del professor Carlo Flamigni, ginecologo e membro della Commissione nazionale di Bioetica. Ma cosa è scientificamente l' Icsi? «è una tecnica di fecondazione in vitro raffinata e molto complessa. Quindi deve essere impiegata da medici in grado di saperla gestire». In cosa consiste? «è una microiniezione che introduce lo spermatozoo nell' ovocito». Quindi esistono molti rischi? «Chi scrive e pontifica su dati estrapolati da pubblicazioni scientifiche dovrebbe conoscere a fondo la materia che sta trattando». E cioè? «Parliamo di bimbi che nascono prematuramente o sottopeso. Questo può accadere anche come conseguenza del fatto che, con l' Icsi, vengono trattate donne sterili dal passato clinico diverso da quelle che hanno avuto un parto naturale». E nel caso di sterilità maschile? «Nei casi più gravi può accadere che una serie di problemi genetici vengano trasmessi ai figli con le stesse caratteristiche o sotto forme diverse. Ma la crescita di queste patologie non sono tali da raccomandare l' abbandono di questa tecnica». Perché? «In primo luogo perché i bambini nati con questa tecnica vengono tenuti sotto stretto controllo per anni dai medici. Ma c' è anche un altro fattore: quando i genitori vengono invitati ai controlli, più della metà non si presenta in ambulatorio, perché non ha riscontrato anomalie nella crescita del bambino e non vogliono dargli la sensazione di essere "speciale". Quindi i dati sono molto limitati. Non possono essere usati in modo grossolano e con obiettivi legati al credo religioso».
MARIO REGGIO
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