venerdì 16 maggio 2008

Si torna indietro?

Fecondazione, l'altolà di Giovanardi
"Cancelleremo la circolare Turco"

ROMA - "Governo e maggioranza hanno approvato la legge 40, confermata da un referendum. Quindi, la volonta' di questa maggioranza e' cambiare la circolare della Turco". Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia Carlo Giovanardi non usa mezzi termini. E annuncia il colpo di spugna sulla circolare che regolava la fecondazione assistita e che reintroduceva la diagnosi preimpianto per gli embrioni. "Una circolare non puo' modificare una norma approvata dal Parlamento - sottolinea Giovanardi, a margine di un incontro del Forum delle Associazioni familiari - e confermata da un referendum popolare. Siamo in uno Stato di diritto, e' il Parlamento che decide". Una presa di posizione che cozza con l'apprezzamento espresso dal ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo al provvedimento della Turco. Ma Giovanardi insiste: "Sono d'accordo con la maggioranza e con il governo di cui faccio parte''. Una posizione che trova sponda anche nell'Udc, dove Rocco Buttiglione chiede che si cambino "le linee guida della legge 40 e che vada ripristinato lo spirito originario della legge". Ma l'opposizione non sta a guardare e si stringe in difesa del provvedimento. "Giovanardi non sa di cosa parla, non è lui titolato a decidere ma il ministero del Lavoro, salute e politiche sociali" dice Vittoria Franco, ministro ombra per le Pari opportunità del Pd. E se il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella torna a chiedere la sospensione immediata della linee guida ("vedremo poi quale puo' essere la soluzione"), il senatore del Pd Ignazio Marino accusa Giovanardi di "ripropone l'ideologia contro la scienza". Mentre Rocco Berardo, tesoriere dell'associazione Coscioni accusa il sottosegretario di avere "posizioni oltranziste e fondamentaliste".

Repubblica - 15 maggio 2008

Giovanardi: "Cambieremo le linee guide della legge 40"

È «volontà di questa maggioranza cambiare la circolare della Turco» sulla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita: lo preannuncia il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, esprimendo così un’opinione diversa da quella della collega di Governo Stefania Prestigiacomo.Le linee guida approvate dall’ex ministro della Salute Livia Turco costituiscono, secondo Giovanardi, un documento «che non può modificare una cosa che il Parlamento ha approvato e che un referendum popolare ha confermato. Siamo in uno stato di diritto - ha affermato il sottosegretario della presidenza del Consiglio responsabile per le politiche familiari e sulla tossicodipendenza a margine di un convegno promosso a Roma dal forum delle famiglie - è il Parlamento che decide e non le circolari della Turco». Non è, dunque, d’accordo con la Prestigiacomo? «Sono d’accordo con la maggioranza e con il Governo di cui faccio parte», ha risposto Giovanardi.

La Stampa - 15 maggio 2008

Fecondazione, il governo cambierà le regole

Primo scoglio etico per il nuovo governo. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, ha annunciato che è volontà dell`esecutivo cambiare le linee guida collegate alla normativa sulla fecondazione artificiale. L`intenzione era nell`aria ma non ci si aspettava che venisse espressa con tanto anticipo. «Nel 2004 abbiamo approvato un testo poi confermata dal referendum ha detto l`esponente del Pdl ad un convegno sulla Giornata internazionale della famiglia. Quindi questa maggioranza non accetta la circolare dell`ex ministro della Salute. Non si può modificare così la scelta del Parlamento che in uno Stato di diritto è sovrano». Livia Turco lo esorta a leggere bene la legge 40: «L`ho applicata. L`aggiornamento delle linee guida era previsto. E quella che lui chiama circolare è solo l`applicazione dell`articolo 7 della legge». Le regole sulla procreazione assistita erano state appena ritoccate, a poche ore dalla fine della legislatura. Cancellato, tra l`altro, il divieto di diagnosi preimpianto sull`embrione, uno dei punti più controversi.
Ammesse alle tecniche le coppie con partner sieropositivi, anche in assenza di diagnosi di sterilità. Le norme introdotte per riordinare il cosiddetto «far west» della procreazione medicalmente assistita sono diventate una questione di principio, un tiro alla fune infinito tra laici e cattolici, a prescindere dagli schieramenti. Le divisioni esistono anche nel centrodestra, oltre che nel centrosinistra. Stavolta però pochi raccolgono «la provocazione di Giovanardi» e le voci-contro, a cominciare dal ministro per l`Ambiente Stefania Prestigiacomo e tanti altri che di solito si inalberano, non si sono alzate. Solo Roberto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato Pdl invita il governo a «vagliare la questione con prudenza e saggezza» invitando a non dichiarare «una guerra ideologica ad un`interpretazione della legge più volte suffragata da organi giurisdizionali». Giovanardi ne fa una questione di democrazia e di rispetto del Parlamento. In quanto alla sua posizione personale «c`è pericolo di una deriva eugenetica. Si afferma la teoria di far nascere solo chi è perfetto. Lo dice pure Ferrara, un laico che ci ha creato attorno un partito». E con lui si schiera Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare: «Le linee guida forse andrebbero sospese. Poi vedremo quale può essere la soluzione». «Non sa di cosa parla. Le nuove linee guida hanno risolto problemi specifici. Così la legge è più umana. E comunque non è lui a decidere», replica Vittoria Franco, ministro ombra per le Pari Opportunità del Pd. Il senatore Pd Ignazio Marino ricorda che le linee guida non hanno implicazioni politiche: «Le sue affermazioni sono frutto dell`ideologia, non hanno nulla di scientifico». Durissima Maria Antonietta Farina Coscioni, radicale eletta nelle liste del Pd: «Da sempre Giovanardi è alfiere di tutte le politiche repressive, proibizioniste e antiscientifiche». E mentre vengono annunciati migliaia di ricorsi da parte delle coppie sul punto relativo alla diagnosi pre-impianto, con Giovanardi si schiera la senatrice Pd Paola Binetti che critica Livia Turco per avere «agito alla fine del mandato elettorale, consapevole delle polemiche che avrebbe suscitato. E` come chiedere al nuovo governo di dare una risposta. Ed è giusto che intervenga».

Il Corriere della Sera - di Margherita De Bac
16 Maggio 2008

1 commento:

Giò ha detto...

16 maggio '08 - Fecondazione, Gallo: sentenze lo affermano, no a linee guida che superano la legge
dichiarazione di Filomena Gallo, Presidente dell’Associazione Amica Cicogna ONLUS e Vice Segretario Associazione Coscioni.

Spiace dover leggere dichiarazioni come quella di Giovanardi o della Roccella, sulla revisione delle recenti linee guida. Perché emerge una mancanza assoluta di preparazione su temi che determinano attualmente un dibattito viziato e superfluo, visto la preparazione di questi politici.
Le linee guida sono un Decreto ministeriale che ha solo recepito il contenuto di sentenze di merito passate in giudicato, che affermano solo il contenuto della legge 40 del 2004 sulla Fecondazione Assistita. La legge sulla fecondazione assistita prevede infatti l’indagine clinica diagnostica sull’embrione (articolo 14 comma 2) a seguito di richiesta della coppia (articolo 14 comma 5).

I due parlamentari hanno memoria breve, poiché hanno completamente dimenticato che questa legge è stata prodotta proprio dall’attuale maggioranza di Governo nel 2004. Inoltre non conoscono bene neppure il risultato del referendum sulla legge 40/04 poiché lo stesso non ha determinato la vittoria di nessuno, non hanno vinto ne i no e neppure i si, ma la gente ha deciso di non scegliere per via della mancanza d’informazione corretta che vi è stata.

La politica non può entrare nella sfera di diritti personali che determinano tutele, poiché solo i magistrati hanno questo compito.

Il presidente Berlusconi, dovrebbe evitare che i rappresentanti del suo Governo, esprimano pareri privi di senso, senza cognizione alcuna di procedure e contenuti in materia, che servono solo a far capire che su tali tematiche il cittadino italiano deve difendersi dallo Stato.

Forse Giovanardi e la Roccella vorranno modificare la legge 40 poiché non abbastanza restrittiva, ma per coerenza vieteranno anche l’ecografia in gravidanza, la villocentesi, l’amniocentesi e i controlli di routine previsti per le gestanti e nascituro. E in questo panorama politico dove invece di migliore le leggi, l’unica volontà è di peggiorarle a danno della salute delle mamme e del nascituro, le coppie si rivolgeranno nuovamente a Giudici unici paladini per la tutela dei diritti.
Rivedere le linee guida sulla legge 40/04 significa permettere a noi coppie d’impugnarle nuovamente dinanzi al TAR Lazio.