sabato 31 maggio 2008

Bagnasco dice no a nuove linee guida sulla legge 40: mentalita' eugenetica

No alle nuove linee guida sulla legge 40 promosse dal governo uscente negli ultimi giorni del suo mandato, il rischio e' che si diffonda una mentalita' eugenetica. E' quanto ha osservato il cardinale Angelo Bagnasco questo pomeriggio aprendo i lavori dell'assemblea generale dei vescovi italiani. 'Una parola qui non possiamo non dirla per l'intervento operato sulle Linee guida relative alla legge sulla fecondazione assistita. Da vari e qualificati osservatori si e' gia' eccepito sul merito e sui tempi del provvedimento. Infrangendo un delicatissimo bilanciamento delle esigenze in campo, esso comporta oggettivamente il rischio di promuovere una mentalita' eugenetica, inaccettabile ieri al pari di oggi'. 'E' da auspicare che i criteri ispiratori e le disposizioni della legge 40 non siano oggetto di interventi volti a stravolgere il punto di equilibrio raggiunto dal Parlamento, e poi chiaramente confermato dall'esito referendario, ma al contrario possano trovare piena attuazione in uno spirito di condivisa attenzione alla vita'.

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"Puntuale è arrivata la posizione della Chiesa sulle linee guida della legge 40 proposte dall'allora ministra della Salute Livia Turco, linee guida ispirate alla saggezza". E' quanto afferma Barbara Pollastrini. "E' evidente - prosegue la deputata del Pd - quanto una parte delle autorità ecclesiastiche scelga, e abbia scelto in questi anni, di svolgere una funzione politica, con toni talvolta di una vera e propria ingerenza". "Il punto - dice ancora - è come la politica sa mantenere la sua autonomia ed esercitare un'etica della responsabilità. Ritengo infatti che uno dei tratti essenziali delle classi dirigenti sia quello di un riferimento costante a principi laici e liberali come chiave di dialogo e di convivenza per tutti". "Il Pd è nato anche per questo, per trovare mediazioni alte. Alte, voglio sottolineare - conclude la Pollastrini -. E cioè capaci di investire sul valore della persona, sulla sua responsabilità e sulla sua libertà. Sia quando si tratti di diritti e doveri civili e umani, sia quando si parli di sicurezza e di contrasto all'omofobia, sia quando si discuta di scienza, testamento biologico, fecondazione assistita o di famiglia".

"Raccogliamo l'appello del presidente della Cei Angelo Bagnasco: gia' abbiamo iniziato a dare immediate risposte al Paese per risolvere i problemi piu' urgenti, a partire da quelli sociali". Lo dice Maurizio Lupi, vicecapogruppo del Pdl alla Camera. "Condividiamo d'altra parte- continua- la posizione espressa sulla legge 40 che rappresenta un ottimo punto di compromesso tra le posizioni dei laici e quelle dei cattolici e che pertanto non va stravolta, ma semmai attuata fino in fondo".

La senatrice del Pd, Vittoria Franco, ministro ombra per le Pari opportunita', ritiene un attacco infondato 'parlare di mentalita' eugenetica' a chi, come il ministro Livia Turco, ha preso provvedimenti in attuazione di una sentenza del Tar del Lazio, il quale si era espresso contro le linee guida emanate dal ministro Sirchia 'quelle si' colpevoli di aver alterato l'equilibrio della legge 40'. 'La normativa sulla fecondazione assistita, infatti, non vieta la diagnosi pre-impianto. Persino in Germania - aggiunge Franco - dove pure vige una delle leggi piu' restrittive in materia di fecondazione assistita, la diagnosi pre impianto e' consentita per scongiurare alcune gravi malattie nel feto. Nelle linee guida del ministro Turco sono contenute due importanti novita' a favore della vita: l'opportunita' per le coppie di ricorrere alle cure psicologiche e la possibilita' di accesso per gli uomini portatori di malattie sessualmente trasmissibili, come l'Hiv, altrimenti destinati all'infecondita'. Siamo tutti per la vita - sottolinea ancora Vittoria Franco - e per la vita degna di essere vissuta. Sulle questioni etiche e' chiaro che e' necessario ricercare il massimo equilibrio tra posizioni diverse, ma ricordo che la legge 40 non e' frutto di questo metodo, l'unico rispettoso della laicita' dello Stato, dell'autonomia della politica e delle religioni. Noi non vogliamo alzare barricate ideologiche - conclude Franco - ma solo discutere nel merito. Mi auguro che in Parlamento si possa sempre seguire questo intendimento'.

"Accogliamo con grande favore la denuncia del cardinale Bagnasco sui rischi di una pericolosa deriva eugenetica in Italia, derivante dall'approvazione delle linee guida sulla fecondazione medicalmente assistita, fortemente volute dalla dimissionata ministro Turco". Lo afferma in una nota Isabella Bertolini, deputata del Pdl. "Da subito - aggiunge - mi sono dichiarata apertamente contraria a questo provvedimento che considero sbagliato nel merito e nei tempi. Un atto di grave scorrettezza istituzionale da parte di un governo licenziato dagli elettori il quale tenta, per via amministrativa, di stravolgere una legge dello Stato, approvata dal Parlamento e confermata dagli italiani attraverso un referendum dall'esito plebiscitario". Secondo Bertolini "il giusto richiamo del presidente della Cei dovrebbe costituire per il nuovo esecutivo un monito ed un incoraggiamento allo stesso tempo. Se da un lato infatti occorre modificare immediatamente le linee guida della Turco, per sconfiggere la cultura della selezione eugenetica, - conclude la deputata Pdl - al contempo bisogna rimettere al centro dell'agenda politica italiana la difesa e la tutela del sacro valore della vita umana".

"Bene ha fatto il Cardinal Angelo Bagnasco a lanciare l'allarme sulla deriva eugenetica che pervade le nuove linee guida sulla legge 40". È quanto dichiara il deputato Udc Luca Volonte'. "Da tempo - prosegue l'esponente centrista - abbiamo denunciato la malcelata volonta' della Turco di introdurre forme di selezione embrionale, attraverso un 'blitz' compiuto a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato. Ora - conclude Volonte' - confidiamo che la posizione espressa dal sottosegretario Giovanardi sette giorni fa si traduca nel concreto ritiro di queste inaccettabili linee guida".

'La Chiesa ha tutto il diritto di intervenire sui temi eticamente sensibili, ma c'e' un principio che non puo' essere messo in discussione: lo Stato laico da' risposte a tutti i cittadini, di qualunque religione. Per questo l'intervento del Cardinale Angelo Bagnasco sulla legge 40 e sulla sua applicazione suscita perplessita'. Su temi cosi' delicati e' utile il confronto, mentre e' pericoloso alzare muri ideologici'. Lo afferma il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi.

'La cautela sul fronte bioetico evocata dal presidente dei vescovi italiani, card. Angelo Bagnasco, e' totalmente condivisa dall'Associazione Scienza e Vita', che da parte sua formula l'auspicio che 'la comunita' nazionale venga tenuta al riparo da iniziative imprevidenti e precipitose'. 'Prima fra tutte - afferma l'associazione - l'applicazione delle nuove linee guida della Legge 40, emanate fuori tempo massimo dal ministro Livia Turco e che oggettivamente sembrano assecondare una deriva eugenetica della stessa legge'. 'Scienza e Vita', protagonista del referendum del 2005 che evito' 'lo stravolgimento della Legge 40, vigilera' per difendere l'esito referendario e il difficile punto di equilibrio raggiunto dal Parlamento. Sara' inoltre sempre a fianco - conclude la nota - di chi intende operare, anche sotto un profilo legislativo, per rendere piu' visibile e concreta l'attenzione alla vita'.

26 maggio 2008

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