A partire da linee portatrici di malattie rare, alcuni ricercatori francesi si ripromettono di conoscerle meglio. E, un domani, guarirle.
Nella corsa mondiale alle terapie basate sulle cellule staminali, la Francia raggiunge finalmente il gruppo. Se durante tutta l'estate le equipe americane e giapponesi hanno moltiplicato le pubblicazioni sul tema, secondo nostre informazioni, anche alcuni ricercatori francesi stanno registrando progressi che potrebbero aiutare a conoscere meglio alcune malattie genetiche.Tutto e' partito dal centro diagnostico preimpianto di Strasburgo (Basso Reno), dove le coppie preoccupate di trasmettere ai loro figli una patologia grave si recano per beneficiare di una fecondazione in vitro, avendo la garanzia che verranno reimpiantati solo gli embrioni sani. La maggioranza di queste coppie accetta di dare alla scienza gli embrioni colpiti da un'anomalia genetica. Cosi', l'equipe di Stephane Viville, in collaborazione con l'istituto Istem di Evry (Essonne) e' riuscita a sviluppare dieci linee di cellule staminali embrionali portatrici di patologie (per esempio, la malattia di Huntington).
Testare nuovi medicinali
Alcune sono uniche al mondo, come la linea maschile della sindrome dell'X fragile (causa di ritardo mentale), quella dell'atassia spinocerebrale di tipo 2 (una malattia degenerativa) o ancora quella di una forma famigliare di cancro della tiroide. Queste cellule permetteranno ai ricercatori di studiare in laboratorio i meccanismi delle varie patologie e di testare su grande scala nuovi farmaci. I ricercatori di Strasburgo s'impegnano poi su un'altra via, recente ma promettente, che permetterebbe di avere gli stessi risultati senza ricorrere agli embrioni. Hanno appena ottenuto 12 linee di cellule staminali umane (sane, questa volta) partendo da semplici cellule della pelle.
Aduc - 20 settembre 2008
Tribunale Bologna:"Eterologa è diritto"
10 anni fa
Nessun commento:
Posta un commento