martedì 9 giugno 2009

Morto uomo in coma che aveva dato il seme alla moglie

La Provincia Pavese - 9 giugno 2009

Nei giorni scorsi il Tribunale di Vigevano aveva detto "no" all'inseminazione artificiale

E' morto, all'ospedale San Matteo di Pavia, l'uomo in coma al quale era stato prelevato il seme per fecondare la moglie e avere un figlio. Nei giorni scorsi il Tribunale di Vigevano aveva detto "no" all'inseminazione artificiale asserendo l'impossibilità di ricostruire con certezza il suo desiderio di paternità ma la donna aveva preannunciato ricorso in Cassazione.

L'uomo era ricoverato alla Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia. Nel febbraio scorso il liquido seminale era stato prelevato dal professor Severino Antinori per effettuare la fecondazione, poi 'fermata' in attesa della decisione del Tribunale. Una 'corsa contro il tempo' perchè non è invece possibile la fecondazione post mortem. "Grande dolore" è stato espresso dallo stesso Antinori che parla anche però di "forte speranza". "Farò di tutto - aggiunge - perchè la fecondazione possa avvenire". L'uomo, di 35 anni, era stato colpito da tumore maligno e la richiesta, per suo conto, era stata avanzata dal padre in qualità di tutore. "Lui e la moglie erano una coppia unita - ricorda ancora Antinori - che ha sempre manifestato la voglia di avere un figlio. Peccato che il giudice di Vigevano abbia stabilito altrimenti ma credo che il dispositivo di quella sentenza ne infici la decisione quando dice che si tratta di una cosa 'innaturale'. Questo credo sia un autogol e insieme al dolore si rafforza l'idea che sia giusto che il figlio nasca. Faremo battaglia per garantire il diritto a questa coppia di avere un bambino. Vedremo intanto cosa diranno questi 'santoni' dell'etica". La donna aspetterà dunque il ricorso in Cassazione ma non è escluso che in caso di parere negativo possa rivolgersi all'estero.

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