domenica 5 ottobre 2008

Ogni anno sono 50 mila le coppie che si affidano alla provetta

Corriere della Sera - 5 ottobre 2008

L' infertilità colpisce il 20 per cento della popolazione italiana e ogni anno circa 50 mila coppie si rivolgono alle strutture che praticano la procreazione assistita. Oltre 30 mila ricorrono alla fecondazione in vitro e le rimanenti a tecniche più semplici quali l' inseminazione artificiale. Il 63 per cento sceglie una struttura pubblica o convenzionata e il 37 per cento si rivolge al privato. Dei 343 centri pubblici e privati in grado di offrire queste terapie, 202 praticano anche la fecondazione in vitro (gli altri solo l' inseminazione artificiale) e circa la metà sono privati. In numerose strutture è possibile sottoporsi alla fecondazione con ciclo spontaneo. «Tuttavia, - sottolinea il ginecologo Carlo Flamigni - i medici la fanno malvolentieri perché il monitoraggio iniziale è impegnativo e le probabilità di successo, soprattutto nelle donne più in là con gli anni, sono comunque ridotte». Nello studio di Schimberni, la percentuale di gravidanze per trattamento scende a 5,8 dopo i 40 anni. Quando è certificata l' infertilità, la fecondazione assistita è a carico del Servizio sanitario nazionale e i medici hanno l' obbligo di iniziare con le tecniche meno invasive (quali l' inseminazione artificiale) prima di passare alla fecondazione in vitro. Per le prestazioni si paga il ticket e, sommando le diverse fasi del trattamento, nelle strutture pubbliche o convenzionate, una Fivet preceduta da stimolazione costa in genere dai 200 ai 600 euro, ma con notevoli differenze a seconda della regione (in Piemonte si arriva a 1.000 euro). Nel privato per la stessa tecnica si spendono di solito fra i 3.000 e i 5.000 euro. Il ciclo spontaneo costa il 15-20 per cento in meno.

Fronte Margherita

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