giovedì 16 ottobre 2008

I maschi italiani temono la sterilità

Salute di Repubblica - 16 ottobre 2008

Indagine della Società di Urologia. I rischi aumentano con l'età e con le infezioni ai genitali

Più dell'80 per cento degli uomini è preoccupato per la propria fertilità e la gran parte degli intervistati considera importante l'esame del liquido seminale, a prescindere dal fatto che si cerchi una gravidanza nell'immediato futuro. Questo è uno dei dati più importanti emerso dall'indagine condotta dalla SIU, Società Italiana di Urologia, in 100 piazze italiane, nei due camper partiti dalla capitale lo scorso mese di maggio e rientrati a Roma, dopo aver consentito a 350 specialisti di incontrare ed intervistare oltre 16 mila persone, e dove recentemente si è svolto il congresso del centenario della SIU.

Infertilità ed età

Il rischio maggiore di infertilità è rappresentato dalle infezioni delle vie seminali, epididimi, deferenti, vescicole seminali e prostata. Sembra infatti che i casi di infertilità dovuti ad infezioni siano più frequenti soprattutto nei giovani. L'infiammazione che consegue ad una infezione batterica, oltre a determinare difficoltà ed ostruzioni nel trasporto degli spermatozoi dal testicolo verso l'esterno, può creare un ambiente ostile alla nascita e alla maturazione degli spermatozoi stessi, e quindi determinare un'infertilità del maschio. Mentre i casi acuti di infezione di solito vengono riconosciuti e portano il paziente dallo specialista, rimangono pericolose le infezioni croniche e latenti, come le prostatiti croniche, oggi molto frequenti anche nei giovani, che spesso si presentano con quadri aspecifici e non vengono quindi diagnosticate e trattate correttamente, lasciando così la possibilità ai processi infiammatori di creare un danno sulla fertilità. E proprio l'epididimo è influenzato da queste infezioni asintomatiche, come dimostrato dal fatto che i livelli di alfa-glucosidasi, un marcatore della funzionalità epididimaria, risultano ridotti negli uomini che sono portatori di infezioni (ricerca pubblicata su Fertility Sterility nel 2007, volume 87, pagine 1087-97).
Inoltre l'epididimo è un sito importante per la maturazione dello sperma, il che potrebbe spiegare la diminuzione della concentrazione di spermatozoi mobili, ma anche la morfologia ne risentirebbe negativamente.

Da chi dipende

Si stima che in Italia circa 500 mila coppie abbiano problemi di fertilità, e che questa sia riconducibile nel 40% dei casi ad un fattore maschile, nel 50% ad uno femminile e nel restante 10% sia da considerarsi misto.L'infertilità rappresenta, dunque, un importante problema di ordine sanitario che in alcuni casi, ed in particolare quando hanno fallito le terapie tradizionali, richiede il ricorso alle tecniche di fecondazione assistita (PMA), di I, II o III livello. Ma urologi e andrologi sottolineano una nuova tendenza: a richiedere un miglioramento del liquido seminale e quindi degli spermatozoi sono persone sempre più avanti con l'età che, dopo un divorzio o una vedovanza, iniziano un percorso di vita con donne più giovani, è lo vorrebbero coronare con un figlio. Ma non riescono ad avviare la gravidanza.

di Aldo Franco De Rose
Urologo e Andrologo Clinica Urologica Genova

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