lunedì 20 ottobre 2008

Flamigni: spero che la Consulta dia colpo di grazia a legge 40

"La Corte Costituzionale potrebbe scardinare la Legge 40, e me lo auguro, ma in questo paese ho cessato di avere fiducia. Aspetto gli eventi". Cosi' Carlo Flamigni, pioniere della fecondazione assistita, si esprime in un'intervista a Econews. Flamigni prosegue parlando della possibilita' di diagnosi preimpianto in Italia, consentita dalle linee guida attuali: "Non so nemmeno se e' possibile eseguirla, perche' resta da chiarire cos'e' l'eugenetica e un medico che fa una diagnosi preimpianto potrebbe trovarsi in tribunale per aver violato la legge su questo punto, perche' qualche magistrato potrebbe considerare la diagnosi preimpianto eugenetica".
"Poi ci sono dei problemi concreti, non si puo' fare un'indagine preimpianto partendo soltanto dalla fertilizzazione di tre ovociti. E d'altronde le indagini sulle uova le fanno bene solo a Chicago, qui da noi sono velleitarie. Il diritto negato una coppia di sapere se i bimbi che nasceranno potranno iniziare una vita perfettamente uguale a quella di tutti gli altri o partiranno handicappati, con i presupposti che si basano sull'attesa di sofferenza e diversita' e' una grossa cattiveria riservata ai nostri connazionali"
Sulla fecondazione assistita tutt'ora negata alle coppie portatrici di malattie genetiche, Flamigni osserva che "non e' possibile, perche' nessuno ha guardato dentro al problema. La legge dice in vari punti che la fecondazione e' riservata a coppie sterili e infertili. Sterile e' la persona che non e' in grado di iniziare una gravidanza o di farla iniziare alla propria compagna. Infertile e' la coppia che e' incapace di avere figli vivi e capaci di sopravvivere.
Nell'infertilita' sono compresi problemi genetici o infettivi. Se qualcuno portasse questo problema davanti a un magistrato secondo me le nostre norme dovrebbero essere modificate."
Una riflessione, infine, sul recente caso spagnolo del bambino nato 'per salvare' il fratellino, e sulle differenze tra Italia e Spagna: "La Spagna non ha mai avuto il Vaticano o il potere del papato entro i suoi confini. Noi, invece, paghiamo un prezzo altissimo -conclude Flamigni- un paese laico che ha all'interno un papato che ha questa voglia straordinaria di combattere e di vincere tutte le battaglie sui temi morali e' un paese sfortunato".

Aduc - 18 Ottobre 2008

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