venerdì 7 novembre 2008

Il parere di due esperti

Non e' la prima volta che un bimbo viene concepito dopo una diagnosi preconcepimento e con questa nascita non vi e' nessun avanzamento significativo nella ricerca in materia. Non solo, l'ospedale Sant'Andrea non e' adatto a tali interventi. Il Professor Severino Antinori boccia senza appello la notizia della nascita di un bebe' con diagnosi preoncepimento su globulo polare nel mondo. Severino Antinori presidente dell'associazione mondiale medicina della riproduzione-Warm , precisa che "detta informazione non corriponde alla realta' perche' trattasi di metodica praticata da diverso tempo in tutto il mondo e di conseguenza non rappresenta alcun avanzamento significativo. Tale notizia rappresenta allo stato attuale solo uno scoop giornalistico in quanto si sono registrate gia' da tempo in italia nascite con tale tecnica. In Italia dopo il ricorso presentato dalla Warm al Tar del Lazio si puo' eseguire la diagnosi preimpianto e preconcepimento metodiche portate avanti da piu' centri italiani con successo. Sembra che l'ospedale Sant'Andrea di Roma sia la sede dove tale procedura sarebbe stata eseguita. In realta' l'ospedale in questione non e' dotato di alcuna attrezzatura per eseguire tale metodica e quindi cio' conferma che si e' voluto fare del sensazionalismo.

La diagnosi pre-concepimento "e' poco affidabile e nemmeno originale, considerando che a Chicago e' in uso da tantissimi anni. Parlare poi di successo davanti a un unico caso, e' ridicolo". E' una bocciatura tout court quella di Carlo Flamigni, professore di ginecologia all'universita' di Bologna, alla tecnica di procreazione assistita che mira a mettere d'accordo etica, scienza e legge 40, e che ha visto venire al mondo, a Roma, un bambino concepito con questa metodica. Obiettivo della tecnica e' consentire alle coppie portatrici di malattie genetiche o cromosomiche di concepire figli sani, in provetta, senza ricorrere alla selezione dell'embrione. Ma per Flamigni, uno dei piu' noti addetti ai lavori, "e' una tecnica parziale, affatto esaustiva, e con una margine di errore molto elevato". Neo della metodica "il fatto - spiega l'esperto all'ADNKRONOS SALUTE - che venga eseguita sul primo globulo polare, mentre andrebbe fatta sul primo e il secondo", dunque anche sull'ovocita fecondato. "Quando l'uovo viene liberato dal follicolo - precisa Flamigni - estende la meta' dei suoi cromosomi come primo globulo polare. Quando viene fertilizzato, dopo due-tre ore, estende il secondo globulo polare. Se li studiamo in sequenza - prosegue - otteniamo un'informazione che ci dice se quell'uovo e' geneticamente normale. Se studiamo solo il primo, invece, otteniamo un'informazione inadeguata, poiche' c'e' un elevato margine d'errore. Non e' un caso che a Chicago, dove hanno maturato un'esperienza vastissima su questa tecnica, abbiano riconosciuto che i test sul primo globulo polare sono incompleti e parziali". In Italia e' vietato dalla legge condurre analisi sull'uovo fecondato, "quindi qualsiasi considerazione diversa da questa, su questa metodica, e' nient'altro che propaganda. Poi sara' giusto parlarne - conclude l'esperto con un'ultima stilettata all'annuncio capitolino - quando la quantistica sara' adeguata, e non relativa a un solo bebe'. E quando proveranno, ma ne dubito, che i ricercatori statunitensi avevano torto".

Aduc - 7 novembre 2008

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