lunedì 14 dicembre 2009

Fecondazione, ministero Salute valuta nuovo balzello per le coppie italiane

In futuro, le coppie che volessero effettuare un intervento di fecondazione assistita potrebbero dover pagare di tasca propria le spese per il congelamento degli embrioni sovrannumerari eventualmente prodotti. E' questa una ipotesi al vaglio della commissione del ministero della salute sugli embrioni crioconservati, che ha in previsione di riunirsi domani.
Uno scenario nuovo, dal momento che finora - dall'entrata in vigore della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita nel 2004 - gli embrioni prodotti potevano essere al massimo tre ed il congelamento era possibile solo in situazioni di assoluta necessita' ed in questo caso il costo era a carico del centro che effettuava l'intervento.
Lo scenario e' completamente cambiato dopo la sentenza del 2009 della Corte costituzionale sulla legge 40: la sentenza, infatti, elimina il vincolo della legge alla produzione di un massimo di tre embrioni da impiantare contestualmente, prevedendo che sia il medico a decidere il numero di embrioni da produrre e stabilendo che quelli in sovrannumero siano congelati. Si pone dunque il problema di stabilire le modalita' di crioconservazione per i nuovi embrioni in sovrannumero che, dopo la sentenza, si prevede verranno prodotti.
IPOTESI COSTO CONGELAMENTO EMBRIONI A CARICO COPPIE: In base alla sentenza della Corte cade il vincolo della produzione di tre embrioni, da impiantare contestualmente, per ogni ciclo di fecondazione. Cio' vuol dire che potra' essere prodotto anche un numero maggiore di embrioni, ma per quelli non impiantati e' previsto l'obbligo di congelamento (con la sentenza di deroga dunque al divieto di crioconservazione previsto dalla legge 40).
Il come gestire tali embrioni sovrannumerari e' appunto la questione di cui la commissione ministeriale, una cui riunione e' prevista per domani, dovra' occuparsi. Tra le ipotesi, quella che la procedura di crioconservazione degli embrioni sia demandata a centri privati accreditati e che, dunque, le coppie possano doversi fare carico delle spese. Altro punto all'esame della commissione, inoltre, riguarda il consenso alle procedure da parte della coppia: l'obiettivo, secondo quanto si apprende, e' porre fine alla possibilita' che esistano, come accaduto finora, 'embrioni abbandonati' perche' i genitori biologici si rendono irreperibili.
5-10% EMBRIONI CONGELATI DOPO SENTENZA CORTE: Dalla sentenza della Corte si stima che gli embrioni che sono stati congelati, sul totale degli embrioni prodotti, sia pari al 5-10%. Ad affermarlo e' la presidente dell'Associazione dei centri di procreazione medicalmente assistita CECOS, Claudia Livi.
Quanto agli embrioni cosiddetti 'orfani' - ovvero prodotti per interventi di fecondazione assistita prima dell'entrata in vigore della legge 40 nel 2004, congelati e che le coppie non intendono piu' utilizzare - questi sono invece circa 3.500, sulla base del censimento degli embrioni orfani effettuato nel 2005. Tali embrioni sarebbero dovuti essere trasferiti presso la Biobanca dell'ospedale Maggiore di Milano, ma il trasferimento non e' mai stato effettuato. Per Livi, comunque, il costo per il congelamento degli embrioni in sovrannumero 'non potra' eventualmente rappresentare un deterrente per le coppie che hanno intenzione di effettuare un intervento di procreazione assistita', ma 'tutto dipendera', se tale ipotesi dovesse essere perseguita, dalle tariffe che verranno richieste dai centri, e per questo si renderebbe necessario un monitoraggio dei centri stessi e dei costi'. Difficile prevedere quale potrebbe essere il costo stimato per la procedura di crioconservazione: 'Ad oggi - afferma l'esperta - per la crioconservazione degli ovuli, ad esempio, nei nostri centri il costo e' di circa 250 euro l'anno'.

Aduc - 14 dicembre 2009

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