sabato 6 febbraio 2010

Troppi aborti spontanei e altrettante disillusioni

Repubblica — 06 febbraio 2010 pagina 23 sezione: CRONACA

«Per la legge non saremmo neppure sterili e quindi a lungo fuori dalla possibilità di usufruire della legge sulla fecondazione assistita. Perché in realtà incinta io ci rimango, quindi non posso essere definita sterile, ma per traslocazioni cromosomiche, non riesco mai a portare avanti una gravidanza. Vengo da anni duri, anni bui, segnati da mille tentativi. Dalla scoperta di essere incita, da qualche settimana colorata di speranza e poi, regolarmente, l' aborto, la fine delle illusioni», racconta Maria, 35 anni, sposata con Stefano, 38, decisa a portare la sua storia in un' aula perché cambi la legge. «Dopo le ultime sentenze la legge ci consente la diagnosi pre impianto, però le statistiche ci sono contro: dovremmo produrre almeno 12 embrioni per poter avere un figlio che nasca, qualche speranza di superare il quarto mese di gravidanza. E allora abbiamo detto basta: l' unica soluzione è l' eterologa, l' ovodonazione. E non mi importa che mio figlio o mia figlia mi somigli, che non abbia il mio naso o i miei occhi. Crescerà dentro di me per nove mesi, lo partorirò. E quello sarà mio figlio: perché l' ho cercato, voluto e cresciuto con amore».

c.p.

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