giovedì 2 luglio 2009

Legge 40 e embrioni diagnosi preimpianto per coppie non sterili

Repubblica — 02 luglio 2009 pagina 21 sezione: CRONACA

BOLOGNA - Una sentenza del tribunale di Bologna scardina un altro punto fondamentale della legge 40 sulla procreazione assistita. Il tribunale ha infatti dato ragione a una coppia che chiedeva la diagnosi preimpianto dell' embrione perché la donna è portatrice di distrofia muscolare. Questa decisione apre per la prima volta le porte alla fecondazione assistita anche per le coppie che non sono sterili. Il tribunale ammette il ricorso a un centro di procreazione medicalmente assistita anche per i genitori che abbiano avuto in precedenza figli con gravi malattie genetiche. L' ordinanza prevede che si proceda alla fecondazione assistita "previa diagnosi preimpianto di un numero minimo di 6 embrioni". Il medico potrà provvedere poi al congelamento "per un futuro impianto degli embrioni risultati idonei che non sia possibile trasferire immediatamente". Contro la decisione del Tribunale si è scagliata il Sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella che considera la sentenza un' invasione di campo della magistratura nella volontà popolare: «È sconcertante, si tratta di un vero e proprio tentativo di riscrittura della Legge 40».

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