sabato 18 luglio 2009

CROAZIA Nuova legge conservatrice sulla fecondazione assistita

Il parlamento croato ha votato ieri la legge sulla fecondazione assistita, con norme ritenute conservatrici e discriminatorie dall'opposizione di centro-sinistra e da svariate Ong (Organizzazioni non governative) dal momento che il provvedimento, tra l'altro, vieta la conservazione degli embrioni. L'opposizione, ma anche alcuni deputati della maggioranza, hanno lasciato l'aula del parlamento al momento del voto accusando il governo di promulgare 'una legge medioevale', ma non sono riusciti ad abbattere il quorum necessario per l'approvazione. E' stato accolto soltanto un emendamento che permette la fecondazione assistita anche alle coppie di fatto che possono dimostrare di vivere insieme da almeno tre anni.La prima versione della legge assicurava l'aiuto della sanita' pubblica solo alle donne sposate, fatto che aveva destato una valanga di proteste. Il ministro della sanita' aveva giustificato questa scelta dicendo che 'chi non e' per il matrimonio, non e' neanche per i bambini'.La legge prevede che i bambini concepiti con la fecondazione assistita da anonimi donatori possano a 18 anni sapere chi sono i genitori biologici. Sono vietati il congelamento e la conservazione di embrioni e i medici possono rifiutarsi di effettuare la procedura 'per motivi di coscienza'. Fino ad oggi la fecondazione assistita in Croazia era regolata da una legge degli anni Settanta, che non prevedeva una serie di possibilita' nel frattempo rese possibili dalla medicina e non regolava in nessun modo la conservazione e manipolazione degli embrioni.

Aduc - 18 Luglio 2009

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