lunedì 4 ottobre 2010

Il Nobel al papà dei bambini in provetta. Il primo nato nell'83, a Napoli

Il Mattino - 4 ottobre 2010

ROMA (4 ottobre) - Il padre della fecondazione in provetta, il britannico Robert Edwards, è l'unico vincitore del Nobel per la medicina 2010. Nella motivazione del riconoscimento assegnato Robert G. Edwards, pioniere di una tecnica che ha avuto fortissime ricadute nella società e che ha partire dal 1978, anno di nascita della prima bambina in provetta, Louise Brown, ha finora ha portato alla nascita di circa 4 milioni di persone in tutto il mondo.

L'annuncio è stato dato questa mattina al Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, durante una conferenza stampa trasmessa in diretta online sul sito Internet Nobel prize.org

È nata a Napoli nel 1983 ed è la prima bimba italiana 'figlia della provetta'. Oggi che il pioniere della fecondazione in vitro riceve il premio Nobel 2010 per la medicina, Alessandra Abbisogno, che ha ormai 26 anni, non può che gioire. Robert Edwards, lo scienziato britannico che le ha «donato la vita» grazie a suoi studi, merita questo riconoscimento, assicura: «L'ho sperimentato sulla mia pelle ma non è una cosa personale, basta pensare ai milioni di famiglie che hanno avuto figli grazie alla tecnica da lui messa a punto. Perchè negare loro un sogno? È questo il segno più tangibile del lavoro di Edwards: ha permesso di superare 'meccanicamentè l'ostacolo che impediva a queste coppie di procreare», riflette con l'Adnkronos Salute. Alessandra, 26 anni, neolaureata in biologia e specializzata proprio in Embriologia, parla anche da «aspirante» professionista del settore: il premio allo scienziato britannico «è un traguardo per tutti gli embriologi e ginecologi che si occupano di fecondazione assistita.

Speriamo che serva ad aprire nuove frontiere», auspica. Lei che vive sotto i riflettori da quando è nata e che tutti riconoscono come la prima 'bimba nata in provettà, non ha dubbi su quello che ancora manca al circuito della riproduzione assistita: «Serve una maggiore assistenza psicologica per gli aspiranti genitori, perchè intraprendono una strada lunga, costosa e spesso costellata di delusioni. Devono essere preparati. Anche all'ipotesi del fallimento».

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