La stagione dell'anno influisce sul successo dei trattamenti di fecondazione assistita. Dunque per avere maggiori chance, gli aspiranti genitori farebbero bene a optare per trattamenti primaverili. Lo suggerisce un nuovo studio presentato al World Congress of fertility and sterility di Monaco dal team di Daniela Braga, del Centro di fecondazione assistita di San Paolo (Brasile).
Da tempo gli scienziati hanno notato la presenza di variazioni stagionali nel numero delle nascite naturali, e l'idea e' che temperatura, ore di luce e altre caratteristiche influiscano su questo aspetto. Ora la ricerca indica che anche le nascite in provetta possono essere piu' semplici in certi periodi dell'anno. Il team brasiliano ha esaminato i parametri citologici e biochimici di 1.932 pazienti sottoposte a Icsi in diverse stagioni dell'anno.
In particolare, 435 erano state trattate in inverno, 444 in primavera, 469 in estate e 584 in autunno. Il team ha scoperto che la percentuale di ovociti in sviluppo, di embrioni di alta qualita', di impianti e i tassi di gravidanza non differivano nei vari gruppi. Ma il tasso di fertilizzazione e' risultato significativamente piu' elevato in primavera, rispetto a ogni altra stagione. "Questo lavoro - conclude Braga - mostra che i cicli di fecondazione assistita possono avere un esito migliore proprio in primavera. In termini pratici questo significa che, se c'e' una reale difficolta' nel concepire, potrebbe essere meglio sottoporsi a un ciclo di trattamento durante questa stagione".
Aduc - 15 settembre 2010
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