In Australia, paese d'avanguardia nella fecondazione in vitro (Ivf), si registra una grave carenza di donazioni di sperma, che spinge le cliniche di fecondazione assistita e le coppie desiderose di prole a lanciare accorati appelli, anche con annunci su giornali e riviste, nelle pagine di salute e con piu' successo in quelle sportive. Diverse cliniche hanno cominciato a importare le preziose ampolle dagli Stati uniti.
Il numero di donatori e' crollato dopo l'introduzione lo scorso gennaio di norme che danno ai figli il diritto di conoscere l'identita' del padre biologico quando raggiungono i 18 anni. 'Molti possibili donatori temono lo stress emotivo di quando qualcuno bussa alla porta per dire: tu sei mio padre', ha detto lo specialista di fecondazione assistita Michael Chapman. Molti temono che la prole possa ottenere diritti di eredita' negli anni a venire, ha aggiunto.
'La situazione e' disastrosa e puo' solo peggiorare. Sara' piu' facile adottare che ottenere una gravidanza grazie ad un donatore', ha detto la direttrice della clinica Fertility First di Sydney, Anne Clark. Oltre alle coppie sterili che dipendono dai donatori, vi sono diverse ragioni per mantenere delle banche di sperma, per uomini che si sottopongono a vasectomia, radioterapia o chemioterapia, ha aggiunto.
Aduc - 11 maggio 2010
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