venerdì 18 luglio 2008

Sottosegretario Roccella: in Gran Bretagna si tende a praticare l'eugenetica. L'Ambasciata GB: no comment

Il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella ha nuovamente accusato la Gran Bretagna di praticare l'eugenetica. "La possibilita' della diagnosi preimpianto, introdotta nelle linee guida della legge nella scorsa legislatura, significherebbe l'inserimento per la prima volta, nel dopoguerra, di una norma eugenetica nel nostro ordinamento giuridico. Con la diagnosi preimpianto non si cura la malattia, ma si elimina semplicemente l'embrione; recenti notizie dalla Gran Bretagna dimostrano, poi, che si tende sempre piu' ad eliminare anche l'embrione che 'potrebbe' ammalarsi, magari da adulto". Lo ha dichiarato nel corso del seminario 'Figli della provetta-a 30 anni dalla nascita di Louise Brown', organizzato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, per offrire un'occasione di riflessione e di dibattito sugli scenari aperti dalla fecondazione assistita e sugli effetti che ha prodotto nelle relazioni umane e sociali.

Al convegno del ministero e' stata invitata (e presumibilmente compensata) come guest speaker Josephine Quintavalle, una delle piu' ardenti esponenti del movimento pro-life e aspre oppositrici del Governo di Gordon Brown in materia di fecondazione assistita e ricerca con le cellule staminali. Piu' volte, il sottosegretario ha definito l'eugenetica una pratica razzista, nazista e di pulizia etnica.

Lo scorso maggio, in un convegno organizzato dal Movimento per la vita, sempre facendo riferimento alla Gran Bretagna, il gia' sottosegretario Roccella ha dichiarato: "In certi Paesi sta iniziando un'operazione di pulizia etnica che neanche il nazismo è riuscito a fare".(1) Ed in una intervista sul Quotidiano nazionale lo scorso 26 maggio, ha detto: "Prenda per esempio la diagnosi pre-impianto...E' eugenetica questa, antidemocratica e razzista".(2)
Questa la dura reazione della senatrice Donatella Poretti (Radicali-PD). 'Roccella deve ricordarsi di non essere piu' editorialista dell'organo di stampa dei vescovi cattolici italiani, l'Avvenire, ma un autorevole esponente del Governo italiano. Dichiarazioni come queste rischiano di dare vita a veri e propri incidenti diplomatici. Lo sa bene Carlo Giovanardi che, tre anni fa, mise a rischio le relazioni con l'Olanda, che ha legalizzato l'eutanasia, dopo averlo accusato di pratiche eugenetiche e naziste. Per questo chiedo scusa ai cittadini britannici a nome del popolo italiano, che certamente non si riconosce, se non in minimissima parte, nelle parole straordinariamente offensive del nostro Governo. Soprattutto, mi auguro che il Governo italiano chieda anch'esso scusa ai britannici ed eviti in futuro accuse cosi' infamanti', ha concluso Poretti.
"Non desideriamo commentare nello specifico le dichiarazioni" della sottosegretaria Roccella. Questa la risposta dell'Ambasciata della Gran Bretagna. "Siamo consapevoli della molteplicita' delle posizioni e delle opinioni che animano in Italia un dibattito appassionato su temi tanto delicati e complessi. Rispettiamo le opinioni dei cittadini e delle istituzioni italiane, con le quali abbiamo da tempo un canale di comunicazione e di confronto aperto su diverse tematiche sensibili che spaziano tra scienza ed etica."

18 Luglio 2008

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