Buoni risultati per le aspiranti mamme, grazie a un trattamento di fecondazione assistita "naturale quanto rivoluzionario: la fecondazione in vitro su ciclo spontaneo". Parola di Mauro Schimberni, docente alla II Facolta' di Medicina e Chirurgia di Roma e alla guida dell'equipe di medici della BioRoma. Lo specialista anticipa i risultati che illustrera' nei prossimi giorni ai colleghi riuniti per la 24.ma edizione del Convegno Annuale dell'Eshre (European Society of Human Reproduction and Embryology), al via domani a Barcellona (Spagna). Pensato per le donne che per vari motivi non possono sottoporsi a una cura ormonale, il ciclo spontaneo e' una tecnica di procreazione assistita che non prevede stimolazione ovarica ma consente alle pazienti con questa problematica di arrivare a una gravidanza. Ma in cosa consiste questo sistema? "La tecnica viene effettuata solo sul singolo ovocita, prelevato dal follicolo che cresce e matura spontaneamente durante il ciclo mestruale della donna - spiega Schimberni - Con il ciclo spontaneo, che non richiede costose e fastidiose somministrazioni di farmaci, la paziente viene controllata con ecografia quotidianamente, dal settimo giorno del ciclo, per seguire la crescita del follicolo ovarico". Quando questo raggiunge le dimensioni di 18mm circa, si somministra la gonadotropina corionica per determinare la maturazione dell'ovocita. Dopo 36 ore dall'iniezione si procede con prelievo ovocitario, effettuato con l'ecografia transvaginale, che permette di arrivare nel follicolo ovarico con l'ago da prelievo (tutto questo puo' avvenire sia in sedazione, che con una leggera anestesia locale). "L'ovocita cosi' prelevato - conclude lo specialista - viene trattato come in tutti gli altri cicli di fecondazione assistita, e tramite Icsi viene fecondato con uno spermatozoo del partner".
"Il nostro gruppo ha sviluppato una particolare esperienza in questo tipo di trattamento, specialmente nei casi di donne che non rispondono adeguatamente ai farmaci utilizzati per la stimolazione ovarica - spiega il medico in una nota - Recentemente sono stati riesaminati gli ultimi 500 casi in questo tipo di pazienti, un esame che ha evidenziato una percentuale di gravidanza del 17.1% per transfer. Questo dato varia in relazione all'eta', con il 18.1%-29.2% di gravidanza per transfer nelle donne al disotto di 35 anni, mentre nelle pazienti di 36-39 anni la percentuale scende al 20.6%". Nelle 'over 40', invece, il dato e' del 10.5% per transfer.Questo studio, prosegue l'esperto, evidenzia come le percentuali di successo ottenute con il trattamento 'naturale' si avvicinano molto a quelle relative alla stimolazione ovarica: 30% di gravidanze per le 'under 35', rispetto al 35% di successi ottenuti con stimolazione ovarica; e 17% rispetto al 20% per le pazienti piu' avanti negli anni.
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