venerdì 27 maggio 2011

Troppe attese per la procreazione la Regione avvia un'indagine

Repubblica - 27 maggio 2011

Scaramuccia convoca il primario, il reparto lavorerà di più. Il servizio ha ricevuto da poco dei fondi aggiuntivi ma l´offerta dei privati è maggiore

Un´indagine per capire come funziona il Centro di fisiopatologia della riproduzione di Careggi. L´assessore Daniela Scaramuccia ieri ha incontrato il capo del dipartimento ostetrico ginecologico del policlinico, Gianfranco Scarselli, e ha chiesto spiegazioni della lentezza nella risposta ai pazienti (a chi telefonava martedì scorso prospettavano 7 mesi per fare la prima visita) e dei pochi trattamenti svolti. Il primario si è giustificato spiegano che ci sono anche problemi di personale carente. L´assessore ha deciso di approfondire come funziona il servizio, che tra l´altro ha ricevuto stanziamenti speciali destinati proprio all´incremento di attività della procreazione medicalmente assistita. Malgrado questo, Careggi fa meno trattamenti dei tre centri convenzionati attivi a Firenze, uno dei quali è in mano ai familiari dello stesso Scarselli. Sul punto la Regione non ha deciso alcun tipo di azione, non è stata nemmeno interpellata la Asl, cioè l´azienda che firma le convenzioni con i privati. Scaramuccia ha chiesto al direttore sanitario del policlinico Valtere Giovannini di preparare una relazione sul lavoro del centro. Molto probabilmente quel documento servirà ad avviare un progetto di riorganizzazione di tutto il settore in Toscana.
Intanto si lavora per incrementare l´attività del servizio pubblico, cioè del reparto di Careggi. Sono circa 500 i trattamenti svolti in un anno nella struttura tra quelli di primo livello (ad esempio monitoraggi e inseminazione) e di secondo livello (la fecondazione in provetta), che rappresentano circa la metà del totale. Per avere un´idea della proporzione, i centri convenzionati Florence e Demetra fanno rispettivamente 970 e 780 cicli di secondo livello (numeri che raddoppiano se si prende in considerazione anche il primo). A Careggi assicurano che le attese saranno ridotte e che in realtà erano già stati attivati ambulatori extra (ma martedì al telefono si parlava di dicembre), e che l´attività della struttura potrebbe essere potenziata aprendo il servizio per cinque giorni alla settimana invece che per due. Ovvio che la decisione di far crescere il policlinico deve essere presa a livello regionale, nel quadro di una riorganizzazione di un servizio che viene richiesto da un numero sempre più alto di coppie: sono circa il 20% di quelle che vogliono avere figli a scoprire problemi, che possono richiedere vari tipi di interventi. Il centro di riferimento regionale per la procreazione medicalmente assistita è all´ospedale Versilia e la responsabile è una dottoressa che arriva da Careggi.

MICHELE BOCCI

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