Il Piccolo - 21 marzo 2011 — pagina 06 sezione: Attualità
CITTÀ DEL VATICANO Ricorso alle tecniche di fecondazione assistita, attività di manipolazione genetica, esperimenti scientifici «moralmente discutibili», danni all'ambiente con atti di inquinamento sociale. Ma anche frodi ed evasioni fiscali. Nuove forme di peccato si affacciano in confessionale e non sempre i sacerdoti sono preparati ad affrontarle. È il caso della sfida rappresentata dalla bioetica che mette in campo tutta una serie di manipolazioni della vita «moralmente illecite» con cui il prete di oggi deve fare i conti nell'amministrazione di un sacramento, la confessione, che negli ultimi tempi non gode di grande popolarità tra i fedeli, ma che la Chiesa vuole invece rilanciare. Delle nuove forme di peccato e della maniera giusta per affrontarle si occuperà da oggi il corso annuale sul foro interno promosso dalla Penitenzieria apostolica, il dicastero vaticano che si occupa dei «problemi di coscienza» e che, come spiega il Reggente, monsignor Gianfranco Girotti, sta riscuotendo un «crescente interesse» tra il clero che non vuole trovarsi impreparato all'importante appuntamento del confessionale. Quest'anno, infatti, il corso vedrà la partecipazione di circa 700 sacerdoti. «Oggi - afferma Girotti - ci sono nuove forme di peccato che prima neanche si immaginavano. Pensiamo al mondo della bioetica, innanzitutto, che ci mette di fronte a una serie di alterazioni moralmente illecite e che riguarda senz'altro un campo molto esteso. Un esempio è rappresentato dal ricorso ad alcune tecniche di fecondazione artificiale, quale la Fivet, cioè la fecondazione in vitro, non moralmente accettabili». Il presule ricorda che il concepimento «deve avvenire in modo naturale tra i due coniugi» mentre la fecondazione assistita può comportare di per sè un altro «fatto non lecito» e cioè «il congelamento degli embrioni» che, sottolinea, «sono persone». Tutto il campo delle manipolazione genetiche, che sempre più si affacciano all'orizzonte, anche a causa dei processi di globalizzazione, rappresenta un terreno insidioso. E ancora, sottolinea il Reggente del supremo tribunale della Chiesa per il foro interno, oggi si offende Dio «non solo rubando o bestemmiando», ma anche con azioni di «inquinamento sociale, rovinando l'ambiente, compiendo esperimenti scientifici moralmente discutibili». C'è poi anche la sfera dell'etica pubblica dove pure entrano in gioco nuove forme di peccato come la frode fiscale, l'evasione, la corruzione. «È impressionante oggi il fenomeno della indifferenza che esiste nei confronti della confessione - osserva mons. Girotti -. Nella Chiesa di oggi la posizione di questo sacramento non è delle migliori nè sul piano della pratica nè su quello della comprensione».
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