Si
può avere un figlio da embrioni congelati anche dopo essere rimaste
vedove. Dall'uomo che si è perso, nel dolore, ma che rimane il padre
di quel bambino che ora la donna vuole dare alla luce. Il via libera
è arrivato dal Comitato di Bioetica dell'Alma Mater. Un caso
esaminato la scorsa settimana, non il primo in Italia, che ha portato
a un responso quasi unanime: nove voti favorevoli, due astensioni.
Senza spaccature tra laici e cattolici.
Il
comitato, presieduto dal giurista Stefano Canestrari, ex preside di
Giurisprudenza, membro del Comitato nazionale per la bioetica, ha
dato il nulla osta. «Non si tratta di una fecondazione post-mortem,
vietata per legge», spiegano i saggi dell'Ateneo. «È il
completamento di un percorso iniziato molti anni or sono quando il
marito era ancora in vita». In questo caso c'è un embrione già
fecondato e una madre che desidera accoglierlo, anche se il padre non
c'è più. È la storia di una donna di 47 anni che si è rivolta al
Centro di infertilità e procreazione assistita del Sant'Orsola,
diretto dalla dottoressa Eleonora Porcu, vicepresidente del Comitato
accademico. Rimasta vedova da alcuni mesi, ha richiesto il
trasferimento in utero di embrioni crioconservati presso il centro
stesso da 16 anni e generati con il seme del marito poi defunto. «È
un suo diritto», ha sentenziato il Comitato, chiamato ad esprimersi
sui casi (l'anno scorso quello delle gemelline siamesi nate con un
cuore unico) solo sotto il profilo bioetico e non medico. Dopo
un'ampia discussione (gli astenuti sono la psicologa Fiorella
Giusberti e il chirurgo Giampaolo Ugolini), si legge nell'atto
pubblico già trasmesso alla direzione sanitaria del policlinico, il
comitato di Bioetica ha ritenuto che «nulla osti» alla richiesta
della donna. Tra le motivazioni, anche il rispetto della legge 40 e
la garanzia di tutela della salute della donna e dell'eventuale
nascituro. «Esiste documentazione in letteratura relativa a bambini
sani nati da embrioni crioconservati fino a venti anni», è scritto.
È la stessa dottoressa Eleonora Porcu ad aver ottenuto il risultato
di un bambino nato da un embrione congelato per undici anni, il
periodo più lungo riportato in Italia. Bambini venuti dal freddo,
nati da coppie che hanno tentato la strada della procreazione
assistita e che hanno congelato gli embrioni non impiantati. Ora si
dà speranza affinché una donna possa generare il figlio dell' uomo
che ha perduto.
Ilaria Venturi
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