Nel Regno Unito e' stata la prima a tentarci e riuscirci, e ora ha deciso di raccontare pubblicamente, in un'intervista al quotidiano 'The Independent', la sua storia per invogliare altre donne, che hanno abbandonato il sogno di un figlio, a seguire il suo esempio. Tina Milkovic, 34 anni, e' stata la prima donna britannica ad usare con successo una tecnica di fertilita' per cui non sono necessari i farmaci: la maturazione in vitro (ivm).
A differenza della fecondazione in vitro (fivet), in questo caso si prelevano gli ovociti dalle ovaie materne per farli maturare in laboratorio, e senza usare farmaci. Un'alternativa piu' sicura per le tante donne che soffrono di sindrome dell'ovaio policistico, e che possono avere gravi reazioni ai farmaci di stimolazione ormonale delle ovaie. Tina, con suo marito Joe, 48 anni, ha avuto cosi' due gemelli che ora hanno 5 anni.La sindrome dell'ovaio policistico colpisce 1 donna su 10 e circa il 40% necessita di trattamenti di fertilita'. Il 25% di loro e' piu' a rischio di iperstimolazione ovarica, che puo' essere fatale. Circa l'1% delle donne che si sottopone a fivet finisce all'ospedale per questo motivo. Il problema e' che la fivet usa dosi massicce di farmaci della fertilita' per far maturare gli ovociti dentro i follicoli ovarici, prelevandoli poi per fertilizzarli con lo sperma. Con l'ivm invece gli ovuli non ancora maturi sono raccolti dalle donne, a cui non sono state stimolate le ovaie, e vengono fatti maturare in laboratorio fino a 48 ore per poi fertilizzarli con lo sperma.L'ivm inoltre costa 2.100 sterline a ciclo, contro le 4mila della fecondazione in vitro, ma e' efficace la meta' delle volte. Prima del Regno Unito, la tecnica era stata sperimentata in Corea del Sud e Canada. 'La notte prima di iniziare la fivet - racconta Tino - scoprimmo che il nostro medico era stato autorizzato a provare la ivm. Cosi' ci abbiamo provato, ed e' andata bene al primo tentativo. Molte donne non sanno che questa tecnica e' disponibile in Inghilterra'.
Aduc - 22 ottobre 2012
Nessun commento:
Posta un commento