La diagnosi pre-impianto da oggi e' legge. Il Parlamento ha approvato a larga maggioranza una proposta che consente l'indagine sugli embrioni alle coppie ad alto rischio di aborto o di generare figli con gravi malattie genetiche.
Gli embrioni prodotti tramite tecniche di fecondazione assistita potranno essere analizzati, in uno stadio molto precoce, in tutti quei casi in cui i medici sospettino gravi rischi per il nascituro. Solo quelli sani saranno poi impiantati nell'utero delle future madri, mentre quelli che si dovessero rivelare gravemente malati verranno distrutti.
Il partecipato dibattito che ha preceduto il voto e' durato piú di quattro ore. In campo c'erano tre proposte di legge. La prima vietava totalmente qualsiasi indagine medica pre-impianto.
La seconda proponeva un divieto con alcune, poche, eccezioni. La terza - quella piú 'permissiva' e che ha raccolto la maggioranza dei consensi - concede la diagnosi solo in alcuni casi seriamente motivati, riconosciuti tali da un'apposita commissione etica.
Il parlamento ha approvato con 326 voti a favore su 594, con una maggioranza trasversale. Contro hanno votato 260 deputati. I partiti avevano lasciato completa liberta' di voto. La proposta ha avuto sostenitori di peso anche tra i cristianodemocratici, come l'attuale ministro delle Politiche sociali Ursula von der Leyen, medico e madre di sette figli. 'In un paese in cui e' concesso l'aborto - ha argomentato von der Leyen -, sarebbe un controsenso vietare la possibilita' di evitare un aborto'.
Tra i critici c'e' il Consiglio delle chiese evangeliche tedesche, secondo cui la legge 'si spinge troppo in la''.
Il voto di oggi chiude un vuoto legislativo che si era prodotto in seguito a una sentenza della Corte costituzionale, per cui in assenza di divieti espliciti i medici tedeschi erano autorizzati a condurre indagini pre-impianto.
Gli embrioni prodotti tramite tecniche di fecondazione assistita potranno essere analizzati, in uno stadio molto precoce, in tutti quei casi in cui i medici sospettino gravi rischi per il nascituro. Solo quelli sani saranno poi impiantati nell'utero delle future madri, mentre quelli che si dovessero rivelare gravemente malati verranno distrutti.
Il partecipato dibattito che ha preceduto il voto e' durato piú di quattro ore. In campo c'erano tre proposte di legge. La prima vietava totalmente qualsiasi indagine medica pre-impianto.
La seconda proponeva un divieto con alcune, poche, eccezioni. La terza - quella piú 'permissiva' e che ha raccolto la maggioranza dei consensi - concede la diagnosi solo in alcuni casi seriamente motivati, riconosciuti tali da un'apposita commissione etica.
Il parlamento ha approvato con 326 voti a favore su 594, con una maggioranza trasversale. Contro hanno votato 260 deputati. I partiti avevano lasciato completa liberta' di voto. La proposta ha avuto sostenitori di peso anche tra i cristianodemocratici, come l'attuale ministro delle Politiche sociali Ursula von der Leyen, medico e madre di sette figli. 'In un paese in cui e' concesso l'aborto - ha argomentato von der Leyen -, sarebbe un controsenso vietare la possibilita' di evitare un aborto'.
Tra i critici c'e' il Consiglio delle chiese evangeliche tedesche, secondo cui la legge 'si spinge troppo in la''.
Il voto di oggi chiude un vuoto legislativo che si era prodotto in seguito a una sentenza della Corte costituzionale, per cui in assenza di divieti espliciti i medici tedeschi erano autorizzati a condurre indagini pre-impianto.
Aduc - 7 luglio 2011
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